Per non dispiacere all’Inghilterra, il nostro re Luigi Filippo rifiutò la corona del Belgio offerta a suo figlio Luigi d’Orléans, duca di Nemours, nel 1831. D’altra parte, quando si trattò di dare moglie a Léopold de Saxe- Cobourg-Gotha, che divenne il primo re dei belgi, nulla ostacolò la scelta di una principessa francese. Non avendo Luigi come re, il giovanissimo Belgio ebbe quindi come regina Luisa, seconda dei dieci figli di Luigi Filippo e Maria Amelia di Borbone-Sicilie.
Principessa di Francia, regina dei Belgi
Nessun grande matrimonio purtroppo a Notre-Dame e nemmeno in chiesa, essendo gli sposi di fede luterana! La cerimonia fu quindi celebrata, per dispensa papale, nella cappella del palazzo di Compiègne, frettolosamente arredata per i festeggiamenti. Luisa d’Orléans (Palermo 1812-Ostenda 1850) accettò con rassegnato coraggio questo matrimonio di Stato, garanzia di pace in Europa. Ha imparato ad amare la sua nuova patria, ha imparato ad amare anche suo marito, “come un amico”…
Corte Joseph-Désiré, Luisa d’Orléans, regina dei Belgi1833 circa, olio su tela, 128 x 88 cm, Chantilly, Musée Condé © GrandPalaisRmn – Domaine de Chantilly – Mathieu Rabea
Nato nel 1790, anteriormente “il principe più bello d’Europa”vedovo della principessa del Galles, Leopoldo I non era una pernice dell’anno. Avrebbe potuto essere suo padre! Inoltre, si poneva come rivale di Luigi Filippo, che come lui doveva la sua corona alle rivoluzioni del 1830. “Questi due patriarchi autoritari [avaient] infatti l’intenzione di estendere attraverso altri matrimoni la loro rete dinastica e la loro influenza politica internazionale”, scrive Grégoire Franconia nel catalogo della mostra. Sebbene tenuta lontana dagli affari di stato, Luisa svolse quindi il ruolo di intermediaria non ufficiale tra i palazzi di Laeken e le Tuileries. «Senza essere una donna di potere, lei [fut] innegabilmente un politico”conclude la Franconia. Per il resto, ha svolto con determinazione il suo nuovo “mestiere” di regina, nonostante la mancanza di gusto per le apparizioni pubbliche. Nonostante gli sconvolgimenti politici – e qualche intoppo all’inizio, perché era schietta…
Dal 1833, alla nascita del suo primo figlio, disse Luigi Filippo “Babocon” aveva conquistato Louise il cuore dei belgi. Per commemorare l’arrivo dell’erede al trono, Leopoldo IÈ commissionato a François-Joseph Navez, uno dei pittori più importanti del regno, a Sonno di Gesù destinato alla cappella cattolica di sua moglie. La morte del bambino, avvenuta pochi mesi dopo, diede a questo sonno divino un tono funebre. I belgi hanno pianto con Louise. Ha dato alla luce altri tre figli, Léopold (futuro Léopold II), Philippe e Charlotte.
François-Joseph Navez,Il sonno di Gesù o Le nozze mistiche di Santa Caterina d’Alessandria, 1834, olio su tela, 243 x 190 cm, Houyet, Chiesa dell’Assunzione. © Frederic Pauwels, provincia di Namur (SMPC).
Acquarellista e collezionista
Come i suoi fratelli e sorelle, Louise aveva ricevuto un’istruzione di qualità. L’arte ne faceva naturalmente parte. Allieva di Ary Scheffer e Pierre-Joseph Redouté, il famoso pittore di rose, aveva un discreto talento come acquerellista. Fedele ai suoi buoni maestri, ordinò a Scheffer il suo ritratto a figura intera, con Bruxelles come sfondo. Quanto a Redouté, fu nominato cavaliere dell’Ordine di Leopoldo.
Pierre-Joseph Redouté, Mazzo di garofani1832, acquerello, 27 x 21,5 cm, Bruxelles, APR, Fondo Comtesse de Flandre. ©Franck Boucourt.
Per la sua cara sorella Maria d’Orléans, scultrice e collezionista che creò un “gabinetto gotico” alle Tuileries, Luisa partì alla ricerca di mobili e oggetti. Condivideva con il fratello, il duca d’Aumale, la passione per i manoscritti antichi. Grazie a lui scoprì la favolosa biblioteca dei duchi di Borgogna, nucleo della Biblioteca reale del Belgio, di cui desiderava ricevere il catalogo. Lungi dall’eguagliare Aumale e le sue favolose collezioni, Louise ha mostrato un certo gusto per l’arte. Collezionava stampe di moda, litografie e disegni romantici che raccoglieva in album.
James Roberts,Veduta del salone gotico di Maria d’Orléans alle Tuileries1845, tempera, 29 x 33 cm, particolare, Bruxelles, APR, Fondo della Contessa di Fiandra. ©archivio del Palazzo Reale.
Svolse anche un ruolo discreto come mecenate, anche se il suo coinvolgimento nella collezione reale belga rimane difficile da dissociare da quello di suo marito, ci dice il catalogo. Con « il Léopich »come faceva riferimento al marito nella sua corrispondenza francese, visitava regolarmente i saloni d’arte di Bruxelles, Anversa e Gand, alla ricerca di opere da acquistare. Le sue lettere a sua madre forniscono resoconti critici, spesso divertenti, persino codardi, di queste visite. Apprezzava i paesaggi, la pittura di animali, i ritratti.
Con Leopoldo contribuì a lanciare la carriera di Franz Xaver Winterhalter presso le corti europee. Per i ritratti destinati alla famiglia e agli amici, si avvalse, su consiglio della regina Vittoria, dei servizi del miniaturista William Charles Ross. La morte prematura del “amata regina” nel 1850 ispirò un pittore da lei apprezzato, Jean-Baptiste Van Eycken. Ha immortalato i suoi ultimi istanti. Su richiesta del Ministero degli Interni, quest’opera patetica non è stata presentata al Salon, per rispetto nei confronti della famiglia reale. A Laeken Leopoldo I fece costruire da Joseph Poelaert una vasta chiesa neogotica, suo mausoleo “angelo della gentilezza e della tenerezza”.
François Meuret, da William Charles Ross, Bracciale gioiello con miniatura di Luisa d’Orléans1845-1865, oro, turchese, acquerello, tempera su avorio, H. 5 cm, Ø 7 cm, Belgio, coll. reale. ©Frederic Pauwels, provincia di Namur (SMPC).