“Babygirl” con Nicole Kidman, da prendere o da leccare – Libération

“Babygirl” con Nicole Kidman, da prendere o da leccare – Libération
“Babygirl” con Nicole Kidman, da prendere o da leccare – Libération
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Tutti ricordano l’ultima riga di Occhi ben chiusi di Stanley Kubrick: Nicole Kidman e il suo allora marito Tom Cruise, sconvolti da un viaggio al limite del sogno ad occhi aperti, si trovano faccia a faccia in un grande magazzino nel periodo natalizio e si chiedono cosa faranno adesso. “Fanculo”, Kidman risponde da dietro i suoi occhiali dalla montatura piccola. Venticinque anni dopo, Bambina sembra riprendere esattamente da lì, aprendosi con gemiti su uno sfondo nero prima di trovarla mentre cavalca suo marito, ora Antonio Banderas, in quello che sembra essere un orgasmo simultaneo. Ma, con il marito addormentato, la Kidman esce discretamente dalla stanza e va a masturbarsi sul pavimento, a faccia in giù davanti a un video porno sul suo portatile. Capiamo quindi che la potente imprenditrice che interpreta qui, a capo di un’azienda di robotica hi-tech, è divorata internamente da una frustrazione sessuale che ha governato il suo matrimonio per anni.

Cane e cupcake pericolosi

Appena aperto, Bambina ribalta il punto di vista all’opera in Kubrick: mentre dentro Occhi ben chiusiil personaggio maschile ha trascorso l’intero film inciampando nel mistero del desiderio della moglie, qui è la donna stessa a inciampare nel proprio desiderio, perseguitata da fantasie inconfessate di cui non sa cosa fare, fino all’incontro con un giovane (Harris Dickinson) che venne a fare uno stage nella sua azienda. Lo vede sottomettere un cane pericoloso dandogli un piccolo regalo

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