Ottantotto anni dopo la morte del compositore, gli eredi di un decoratore, legato alla tenuta Ravel, intendono recuperare i diritti d’autore ormai scaduti.
Anche per il 150° anniversario della sua nascita, Maurice Ravel non sarà lasciato solo. In quest’anno in cui si celebra la sua memoria, i suoi beneficiari hanno addirittura scelto di offenderne la memoria. Mentre una grande mostra celebra il compositore alla Philharmonie de Paris, gli eredi Benoit-Ravel hanno appena impugnato la sentenza pronunciata il 28 giugno 2024 presso l’Alta Corte di Nanterre. I giudici hanno poi respinto tutte le loro richieste in merito Bolero, una delle opere più rappresentate e trasmesse al mondo. Il ricorso è tardivo ma legittimo. Quest’estate, il TGI di Nanterre non ha avuto il tempo di inviare l’atto esecutivo alle varie parti. Poiché diverse aziende coinvolte nel dossier hanno sede all’estero, anche questo ha dovuto essere tradotto.
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