Il famoso fotografo italiano, che ha rivoluzionato la pubblicità con le sue scioccanti campagne per Benetton, è morto questo lunedì 13 gennaio 2025 a causa dell’amiloidosi, una malattia rara e incurabile.
Oliviero Toscani, un artista che ha sconvolto i codici della pubblicità
“È con immensa tristezza che annunciamo che oggi, 13 gennaio 2025, il nostro amato Oliviero ha intrapreso il suo prossimo viaggio”, lo ha annunciato la sua famiglia su Instagram. Nato nel 1942 a Milano, Oliviero Toscani si è affermato come figura chiave della fotografia fin dagli anni ’80, soprattutto grazie alla storica collaborazione con Benetton. “Odio la fotografia artistica”ha detto nel 2010. “La fotografia diventa arte quando provoca in noi una reazione, sia essa interesse, curiosità o attenzione.”
Autore di campagne che hanno segnato un’intera generazione
Fu attraverso le sue campagne pubblicitarie per United Colors of Benetton che rivoluzionò davvero il genere, affrontando direttamente questioni sociali scottanti. Tra le sue opere più memorabili ricordiamo una donna nera che allatta un bambino bianco (1989), un uomo morente di AIDS circondato dalla sua famiglia (1992), una suora che bacia un giovane prete (1992) e ritratti di prigionieri condannati. Morti americane (2000). “Non è una foto che fa la storia, è una scelta etica, estetica e politicae”, ha spiegato l’uomo che ha visto vietate molte delle sue campagne in Francia e in Italia.
Lotta fino alla fine nonostante il malore per Oliviero Toscani
Affetto da amiloidosi, una malattia rara che crea depositi di proteine insolubili nei tessuti, il fotografo ha perso 40 chili in un anno. “Non ho paura di morire. Purché non sia doloroso” he told Corriere della Sera in August 2024.
Fino alla fine ha mantenuto il suo spirito libero e provocatorio, quello che si affermava : “Sono sempre stato libero. Mi pento solo delle cose che non ho fatto, non di quelle che ho fatto.
Il gruppo Benetton gli ha reso un ultimo omaggio su Instagram: “Per spiegare certe cose le parole non bastano. Questo è quello che ci hai insegnato. Ciao Oliviero. Continua a sognare.”