“La Longe”, di Sarah Jollien-Fardel, ed. Sabine Wespieser, 158 pag., 18€, digitale 14€.
Aspetta lì! Non è fatto un cordino per quello? Quindi eccolo qui Il Lungoun romanzo ruvido, inquietante, scuro come il cuoio lasciato all’aria per anni, ma potentemente originale, e impossibile da smettere una volta che lo sguardo è catturato dalle prime righe.
“Ogni mattina, per un quarto di secondo, mi sento bene. » Inizia così la seconda storia di Sarah Jollien-Fardel, dopo quella mozzafiato Il suo preferito (a cura di Sabine Wespieser, 2022). A parlare è Rose, osteopata di 43 anni. In questo quarto di secondo, addormentata, è ancora una comunicante di 8 anni, una giovane donna innamorata o una professionista che scioglie i corpi con destrezza nel suo ufficio di Losanna. Una volta aperti gli occhi, evacuati i ricordi con i sogni, nulla va più per il verso giusto. Rose si ritrova così com’è adesso: il dolore fatto donna. Una madre devastata dalla morte apparentemente accidentale della figlia, tre anni prima, e reclusa in condizioni misteriose. “Sono tenuto in una stanza con pareti di legno, attaccato a una corda. »
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