Per la sua 28a edizione, il Festival dell’Alpe d’Huez celebra la commedia, dal 13 al 19 gennaio, questo genere è diventato essenziale nel panorama cinematografico francese. Premiando ogni anno la migliore commedia, il festival riflette l’importanza crescente di una categoria che funge da vera locomotiva per il cinema francese.
Nel 2024, le commedie francesi hanno ampiamente dominato il botteghino, testimoniando una riuscita riconquista del pubblico post-COVID. Tra i successi di punta, Qualcosa in più d’Artus ha attirato 10,8 milioni di spettatori, mentre Alibi.com 2 ha attirato 4,3 milioni di persone e I tre moschettieri: D’Artagnan nel 2023 ha raccolto 3,3 milioni di spettatori. Questi dati confermano il persistente fascino della commedia, pilastro del rilancio di un’industria cinematografica nazionale in piena trasformazione attraverso la fame degli spettatori per opere capaci di conciliare spettacolarità del grande pubblico e ricchezza narrativa.
“La commedia è la migliore per il botteghino”, sottolinea Frédéric Cassoly, direttore del Festival del cinema comico dell’Alpe d’Huez. Secondo lui, questo genere entra al botteghino grazie a temi universali e unificanti. “Le commedie servono da specchio per le preoccupazioni del pubblico, affrontando l’amicizia, l’amore o la convivenza, preoccupazioni che sono particolarmente attraenti nei momenti difficili”, aggiunge.
Dio salvi il Tuche aprirà la palla
Quest’anno, Dio salvi il Tucheil quinto capitolo delle avventure della famosa famiglia Tuche, aprirà il festival. Trasponendo l’umorismo assurdo e la satira sociale della saga in un contesto britannico, il Film gioca sul contrasto tra semplicità popolare ed elitarismo, riflettendo le disuguaglianze contemporanee e le tensioni culturali. Questa scelta, nel pieno del periodo post-Brexit, sottolinea un significato quasi “politico”. Fedeli a se stessi, i Tuche dovrebbero riunire ancora una volta un pubblico in cerca di leggerezza e identificazione. Anche il concorso ufficiale promette grandi scoperte, con opere prime come Con o senza figli? di Elsa Blayau e Giorni migliori d’Elsa Bennett e Hippolyte Dard.
Al di là dei confini, la commedia francese va bene. “Le commedie si esportano molto bene e contribuiscono così alla vitalità dell’industria cinematografica nazionale”, precisa Frédéric Cassoly. Film come Miracoloso nell’animazione, Asterix e Obelix: Il Regno di Mezzo o anche I tre moschettieri: D’Artagnan ha segnato l’anno 2023, mentre Qualcosa in più ha confermato questa tendenza nel 2024. Successi che illustrano il ruolo centrale della commedia francese, non solo come specchio universale delle aspirazioni e delle contraddizioni contemporanee, ma anche come vettore economico.
Con Elsa Zylberstein alla presidenza e una selezione che mescola talenti emergenti e affermati, questa 28esima edizione del Festival dell’Alpe d’Huez promette di riflettere, ancora una volta, la diversità del cinema comico francese. Ricordiamo che le proiezioni sono gratuite e aperte al pubblico, salvo disponibilità.