“Soif”, il giovanissimo magazine che immerge la penna nell’acqua

“Soif”, il giovanissimo magazine che immerge la penna nell’acqua
“Soif”, il giovanissimo magazine che immerge la penna nell’acqua
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L’acqua è ovunque intorno a noi, in ogni momento. È da questa constatazione apparentemente semplice, ma vertiginosa, che nasce la rivista “Soif”. Dopo un primo numero uscito lo scorso giugno, il piccolo team affiancato da un impaginatore, un illustratore e una decina di giornalisti e fotografi freelance ha pubblicato una seconda copia all’inizio di dicembre. A costo di un impegno che non conta le sue ore.

“Evidenziare un problema non è insormontabile, ma pubblicare un nuovo mezzo è quasi un kamikaze, considerato lo stato attuale della stampa”, ammette Pauline Boyer, libera professionista da quasi vent’anni. L’estate scorsa la rivista è stata lanciata con un budget minimo che per il momento permette di pagare solo i freelance. Né Pauline Boyer né gli altri due cofondatori della rivista hanno abbandonato la professione. “Avevo intenzione di dedicarmi esclusivamente all’editoria. Gestisco infine anche la consegna alle librerie, gli ordini, l’etichettatura. Occupa tutto il mio tempo libero. »

Trova i tuoi lettori

Quando arriva il momento, dobbiamo anche persistere. Ben inseriti nella rete degli attori dell’acqua, i creatori della rivista sono riusciti finora a far bene. Da tempo responsabile della comunicazione in vari settori, Émilie Laurent si specializza da diversi anni nella sensibilizzazione sul tema dell’acqua. Attualmente lavora in proprio e per il Sindacato paritetico per lo studio e la gestione delle risorse idriche del dipartimento della Gironda (Smegrem). “Soif” ha potuto così contare sulla sua conoscenza dell’ambiente e sul sostegno di numerosi attori istituzionali: l’Agenzia per la Transizione Ecologica (Ademe), l’Autorità dell’Acqua di Bordeaux Métropole e l’Agenzia dell’Acqua Adour-Garonne.

Infine, “meeting up” non è solo il titolo del secondo numero, ma simboleggia anche una sfida per la rivista. “Non dobbiamo deludere” avverte Émilie Laurent. Per il momento le due edizioni sono state stampate in quasi 1.500 copie ciascuna e il riscontro è abbastanza buono. “Per quanto riguarda i professionisti, che costituiscono buona parte dei nostri lettori, scopriamo che l’acqua è anche una questione politica e sociale. Tra i nuovi arrivati ​​impariamo da dove viene l’acqua potabile”, riassume Pauline Boyer.

Un argomento attuale e senza tempo

Insomma, l’argomento è inesauribile. “’Sete’ si riferisce alla scarsità delle risorse idriche. La siccità del 2022 in Francia ha agito da fattore scatenante nell’opinione pubblica. Abbiamo cominciato a pensare ad un mondo senza acqua con i primi villaggi che perdevano le risorse. Anche la scarsità di neve e le inondazioni a Valencia sollevano sempre più interrogativi. »

L’idea è quindi quella di riunire tutte queste domande in un’unica rassegna, non eliminando argomenti che a prima vista provocano ansia ma decifrandoli e proponendo possibili soluzioni. “Anche l’acqua è un elemento che ci costituisce, che può essere molto bello e che dobbiamo conoscere meglio se ci viene chiesto di tutelarlo”, concordano i due colleghi.

Gli ordini vengono effettuati sul sito www.soif-la-revue.fr

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