“Ognuno immagina quello che vuole…”: migliaia di mattoncini, a nord del Gard, per immergersi in altri mondi

“Ognuno immagina quello che vuole…”: migliaia di mattoncini, a nord del Gard, per immergersi in altri mondi
“Ognuno immagina quello che vuole…”: migliaia di mattoncini, a nord del Gard, per immergersi in altri mondi
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Il LEGO® Expo attira folle a Saint-Privat-des-Vieux, cittadina vicina ad Alès, e riunisce veri appassionati fino alla sera di domenica 12 gennaio. Incontri.

Gilles Roux, presidente di Artofbrick, l’associazione che organizza l’11° Lego® Expo, questo fine settimana, al palazzetto dello sport di Saint-Privat-des-Vieux, sorride. Questo sabato, 11 gennaio, all’inizio del pomeriggio, la folla si è accalcata nei corridoi dello spettacolo e gli ha detto che “L’inizio è fantastico. E il tema di quest’anno, i dinosauri, è un successo. Soprattutto tra i bambini. Vanno pazzi per i mattoncini!”

È chiaro che i più piccoli fanno fatica a staccarsi dai diorami e dagli altri dipinti che svelano i circa 50 espositori presenti. Ionis Sigalas, 45enne del Var, è uno dei pochi nuovi appassionati di questa edizione a proporre le sue creazioni. Accanto ad una scena ambientata nello spazio, presenta il suo universo tratto da “Ninjago”, “abbastanza popolare tra i bambini perché la serie animata è in onda da molto tempo”. Tra le strutture ufficiali del brand, “modificato per valorizzarli”ha creato “un tempio” e, utilizzando mille pezzi, “un torii ispirato ad un cancello tradizionale realmente esistente in Giappone”. Il suo lavoro, attaccato nel 2018, è in continua evoluzione; si evolve al ritmo delle stagioni di “Ninjago”. Quanto a sapere quanti pezzi sono serviti per realizzare ciò che ha rivelato lì, ai piedi delle Cévennes, in due giorni, basta a far riflettere il quarantenne. “Tra 40.000 e 50.000”sussurra. “Sta salendo molto velocemente!”

“Ci ho giocato anch’io quando ero piccolo”, racconta il padre di un espositore

Ionis Sigalas è una di quelle persone che giocavano a LEGO® da bambino, prima di ritornarci da adulto. Prima per recuperare quelli della serie “Espace” che non aveva avuto da bambino, poi, quando risultò completa, perché era “sedotto dalla qualità” nuove produzioni del marchio. A pochi metri da lui, Axel Mezade, 25 anni, originario di Montpellier, è un frequentatore abituale di questa mostra e non ha mai smesso di giocherellare con mattoncini colorati. “Ci ho giocato anch’io quando ero piccolo”sorride il padre, mentre il figlio, seguace da 3 o 4 anni, rimette a posto l’albero che qualcuno ha appena sradicato per sbaglio con il cappotto.

Il pubblico di un mini-concerto da scoprire

In pochi minuti la sua creazione diventa di nuovo completa. “Ho immaginato tutto!”dichiara Axel Mezade presentando il suo concerto: un palcoscenico animato con uno schermo gigante che trasmette video reali, stand, una moltitudine di personaggi, ecc. Ha già presentato quest’opera a Saint-Privat-des-Vieux, ma così è stato “rifatto dalla A alla Z ingrandendolo, aggiungendo luci, backstage e tanta folla”.

L’Héraultais lavora a questo concerto dal 2012. L’idea di realizzarlo è venuta a lui, “piccolo, con cui faccio concerti (figlio) zio che fa il DJ”. D’altronde è inutile chiedergli quale gruppo si esibisce su questo palco in miniatura. “Non ha un nome!”fa divertire Axel Mezade. “Ognuno immagina ciò che vuole…” Come gli altri espositori, hanno immaginato tante decorazioni, indossate da “Star Wars”, vetture Ferrari, “Ghostbusters”, ecc.

Aperto dalle 10:00 alle 18:00 (ingresso: 4 €).

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