3 motivi per vedere lo spettacolo al Teatro alla Scala

3 motivi per vedere lo spettacolo al Teatro alla Scala
3 motivi per vedere lo spettacolo al Teatro alla Scala
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► Un dialogo potente

Dal fondo dell’aula, Nathan (Pierre Bidard) chiama la sua insegnante (Kelly Rivière). Impegnata a correggere i suoi compiti, inizialmente mostra nonchalance quando il suo studente annuncia che sta per terminare gli studi. Vuole fare ” COME Elon Musk » : avvia la tua attività e guadagnati da vivere, il più rapidamente possibile.

Ma cosa significa, in definitiva, guadagnarsi da vivere? Da questa domanda nasce un intenso dialogo. L’insegnante vuole convincere l’adolescente a restare; cerca di convincerla della serietà del suo progetto. Argomento contro argomento, usando a turno l’umorismo o confidenze più intime, ciascuno si sforza di far muovere l’altro.

► Personaggi intrisi di realismo

Kelly Rivière, anche lei autrice dello spettacolo, viene regolarmente alle scuole superiori per laboratori teatrali. Sia il suo modo di suonare che di scrivere sono stati ispirati dagli insegnanti e dagli adolescenti che ha incontrato. Sul palco compaiono protagonisti profondamente realistici.

Se nei primi minuti tutti corrispondono agli stereotipi che ci si aspetta dall’insegnante e dallo studente dell’ultimo anno, i personaggi si affinano nel corso della conversazione. L’insegnante un po’ fredda si confida sulla bambina che era, quando Nathan viene a parlare della sua situazione familiare, e del rapporto divenuto impossibile con suo padre.

► Un punto di vista sensibile sugli insegnanti

Per più di un’ora, l’insegnante e lo studente discutono e si provocano a vicenda. Il pezzo, che sembra un appello all’educazione, cambia poco a poco. E finisce per mettere in discussione il rapporto tra insegnanti e adolescenti: fino a che punto ci si deve coinvolgere quando ci si affeziona a uno studente?

Se vai suona come un richiamo alla centralità che occupano gli insegnanti, talvolta in prima linea di fronte ai dubbi degli adolescenti. Devi quindi essere un po’ uno psicologo, un consulente di orientamento o anche un assistente sociale quando l’insegnante diventa l’ultimo adulto di fiducia nell’entourage dello studente.

Per avere: Se vaia Parigi al Teatro alla Scala dal 1 aprile al 25 giugno, lascala-paris.fr

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