Trent’anni fa, la città di Parigi inaugurava l’organo della chiesa di Saint-Pierre-de-Chaillot, uno strumento di 5.000 canne interamente costruito a Plaisance-du-Gers dalla Manifattura di organi, allora vincitore del concorso internazionale bandito tre anni prima . L’audacia e l’ingegno di Daniel Birouste, maestro costruttore di organi, avevano di gran lunga superato la reputazione delle 18 aziende europee che si candidavano per la sua abilità tecnica: proiettare metà dello strumento nel vuoto, cioè 10 tonnellate sospese sopra l’ingresso.
E l’evento musicale fu significativo poiché da 100 anni nella capitale non veniva costruito un nuovo organo così grande. La settimana di concerti che seguì l’inaugurazione vide esibirsi i più grandi organisti del momento, conquistando la prima pagina di “Télérama”.
Vero riferimento tra gli artisti esperti di musica contemporanea e improvvisazione, Jean-Louis Florentz vi ha scritto “L’Enfant noir”, Thierry Escaich vi ha registrato “Improvisations pour les temps liturgiques”.
Per celebrare degnamente il 30° anniversario di questo organo, Samuel Liégeon, organista titolare da quindici anni, assiduo frequentatore del festival del cinema muto di Plaisance, ha invitato il 4 gennaio Jean-Pierre Leguay per un recital in cui illustrava la sua arte nell’impiego dei colori, del suono dell’organo. lo strumento. Tra le tante personalità del mondo della cultura accorse per assistere a questo concerto, possiamo immaginare la gioia e l’emozione di Daniel Birouste e Bertrand Lazerme, che hanno incontrato per l’occasione amici fedeli, come l’accademico Emmanuel Guibert.