Nato il 7 luglio 1939 a Mikalayi, nella provincia di Kassaï, nella Repubblica Democratica del Congo, Nicolas Kasanda Wa Mikalay, detto Nico Mobali, allora dottor Nico, ha frequentato una scuola elementare professionale a Kinshasa, nella sezione meccanica da cui si è laureato con il diploma di tornitore. Due anni dopo insegna in una scuola professionale prima di optare definitivamente per la musica. La chitarra è il suo strumento d’elezione e beneficia di una solida formazione grazie al cugino Emmanuel Tchilumba Wa Boloji Aka alias Tino Baroza? il suo maestro spirituale.
A 17 anni, sotto la guida del fratello Charles Mwamba Aka Dechaud (chitarrista), Nico si unisce all’African Jazz di Joseph Kabaselé dove registra i suoi primi 45 giri come solista per Opika, intitolato “Témbé nyé”. Successivamente, il titolare della casa editrice Opika, avendo notato il suo talento e volendo trattenerlo nella sua scuderia (orchestra di casa), gli regalò una bicicletta e la sua prima chitarra. Una cosa tira l’altra, Nico si sarebbe finalmente affermato come solista certificato nell’ambito dell’African Jazz.
Durante la tavola rotonda tenutasi a Bruxelles, in Belgio, dove i politici dell’ex Congo Belga si sono incontrati per negoziare l’indipendenza di questo paese con le autorità belghe, African Jazz ha arricchito la cerimonia. Nico segnerà l’album “Independence cha cha” con i suoi sofisticati riff di chitarra, spesso considerati il primo disco di successo panafricano e che hanno contribuito a rendere popolare la rumba congolese. Nel 1963, in seguito alla sfida alla gestione non ortodossa di Joseph Kabaselé, Nico e Tabu Ley Rochereau abbandonarono l’African Jazz e fondarono l’African Fiesta da cui nacquero più tardi, nel 1966, l’African Fiesta National di Rochereau e l’African Fiesta Sukissa di Nico. Ciò segue un conflitto di leadership tra i due.
Dal 1966 al 1970 furono gli anni prosperi dell’orchestra African Fiesta Sukisa. Sotto la guida del Dr Nico e di grandi cantanti come Apostolo, Mizélé, Chantal, Lessa Lassan e Josky Kiambukuta, l’African Fiesta Sukisa è all’apice della gloria. È diventato uno dei gruppi più apprezzati della scena musicale congolese, eccellendo in un ritmo tradizionale della regione di Kassaï, “Le mutuachi”, con una sezione ritmica composta da Georges Arnaud (batteria), Luningu (basso), Dechaud (chitarra accompagnamento) e i voli ritmici della chitarra del Dr Nico. I titoli sublimi, ovvero “Ngalula”, “Nico a lekaki”, “Bougie ya motema”, “Marie Pauline”, “Sanza zomi na mibale” o anche “Bolingo ya sens unique”, “Sadi na boyi masumu”, ” Bolingo ezali pona kissi té” rendono popolare la rumba congolese e stupiscono gli amanti della musica di Pool Malebo.
Nel 1972, l’African Fiesta Sukisa incontrò difficoltà e scese agli inferi. All’inizio degli anni ’80, Nico tenta invano di tornare in cima alla classifica nell’orchestra Afrisa di Tabu Ley e Les Redoutables di Abeti Masikini. Il suo ultimo tentativo di rimettere a galla l’African Fiesta Sukisa fallisce. Da segnalare anche la collaborazione con la cantante Lucie Eyenga che sarà di breve durata.
Colpito da una malattia nel 1985, l’uomo considerato una vera leggenda della chitarra classica congolese verrà trasportato d’urgenza, grazie alla copertura medica concessa dalla Presidenza della Repubblica agli artisti (concessa molto tardi), il 22 settembre 1985, presso il Ospedale Saint Luc di Bruxelles dove è morto la notte del suo ricovero. Da notare che Dr Nico era uno dei due grandi chitarristi congolesi e il suo più grande rivale era Franco Luambo Makiadi, leader dell’orchestra TP Ok Jazz. Erano entrambi artisti innovativi e molto appassionati della chitarra, creatori di due stili che sono le fondamenta della musica congolese, ovvero lo stile African Jazz con Nico, e lo stile Ok Jazz con Franco che molti chitarristi e artisti del Pool Malebo oltre a il continente continua a trarre ispirazione oggi.
Il dottor Nico, nel corso della sua carriera musicale, ha prodotto opere di buona qualità artistica scandite da voli ritmici della sua chitarra di cui lui solo deteneva il segreto. È stato giustamente soprannominato dai fan e dagli amanti della musica “Dr Nico, dio della chitarra”.