Classico: a Losanna Jean Reno racconta “Pierre e il lupo”

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A Losanna, Jean Reno ha debuttato come recitatore

Invitato dal suo amico Renaud Capuçon, l’attore francese ha raccontato alla OCL la storia di “Pierre e il lupo”. Stampe.

Pubblicato: 09.01.2025, 16:02

>Jean Reno racconta la storia di “Pierre e il lupo” con la OCL l'8 gennaio 2025.>

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In breve:
  • Jean Reno racconta “Pierre e il lupo” con la OCL a Losanna.
  • L’attore adatta la sua voce ai personaggi, evitando eccessivi istrionismi.
  • Il concerto diretto da Renaud Capuçon ha presentato opere di Prokofiev e Ravel delicatamente alternate.

Lo ha detto e lo ammette: a Jean Reno piace fare cose che non ha mai fatto prima. L’attore francese è stato quindi, mercoledì 8 gennaio – e anche questa sera giovedì 9 – l’attesissimo e debuttante solista del 5e Grand Concert de l’OCL, invitato dal suo amico e direttore artistico, Renaud Capuçon. Davanti ad una Salle Métropole gremita, Jean Reno è apparso intimidito, tutt’altro che conquistatore.

Il concerto era già quasi al termine, con un programma originale, che alternava sottilmente pagine di Serge Prokofiev e Maurice Ravel. Renaud Capuçon aveva già diretto l’“Ouverture su temi ebraici” del primo, la magistrale versione orchestrale della “Sonata per pianoforte” e il regale “Le tombeau de Couperin” del secondo. La cangiante orchestrazione della sonata per orchestra da camera di Yan Maresz (nel 2016, già con Renaud Capuçon) ricorda “Ma Mère l’Oye” e “L’enfant et les sortilèges” composte contemporaneamente, aprendo già una finestra verso l’infanzia che si imporrà in “Pierre e il lupo”.

Una finestra sull’infanzia

>Un'orchestra in concerto con un direttore d'orchestra alla regia, musicisti che suonano strumenti a corda e a fiato.>

Seduto su uno sgabello girevole accanto al podio del direttore d’orchestra, Jean Reno offre una lettura sobria del capolavoro di Prokofiev, accompagnando le sue parole con pochi gesti espressivi, mai enfatizzati. Innegabilmente, però, l’uccello è lì, che volteggia con il suo agile flauto, mentre l’anatra-oboe starnazza sonoramente, schernendo il gatto-clarinetto in mezzo allo stagno.

La voce piuttosto seria e ben posata di Jean Reno assume ovviamente accenti più drammatici man mano che il lupo si avvicina, ricordando il timbro di Mufasa nella versione francese del “Re Leone” della Disney del 1994. L’attore sa di non essere a scuola performance e ha il buon gusto di non essere istrionico. Ma nella sua estrema attenzione alle indicazioni del direttore d’orchestra per non perdere nemmeno una partenza, si dimentica di guardare il pubblico. Il quale, tuttavia, non si sottrae al suo piacere e saluterà il recitatore con lo stesso entusiasmo del direttore d’orchestra e dei valorosi solisti dell’OCL.

Losanna, Salle Métropole, giovedì 9 gennaio (19:30), completo, lista d’attesa disponibile, www.ocl.ch

Ritrasmesso in immagini su RTS1 il 20 febbraio, www.rts.ch

François Barras è giornalista nella sezione culturale. Dal marzo del 2000 racconta la musica attuale, passata e forse futura.Maggiori informazioni

Matteo Chenal è giornalista nella sezione culturale dal 1996. Si occupa in particolare dell’abbondante attualità della musica classica nel Canton Vaud e nella Svizzera romanda.Maggiori informazioni

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