A Nîmes, il Festival del Flamenco celebra il suo 35° anniversario con un programma storico e lungimirante

A Nîmes, il Festival del Flamenco celebra il suo 35° anniversario con un programma storico e lungimirante
A Nîmes, il Festival del Flamenco celebra il suo 35° anniversario con un programma storico e lungimirante
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Il festival del Flamenco si svolge a Nîmes da giovedì 9 gennaio a sabato 18 gennaio e riunisce le più grandi star della disciplina.

Il successo non si può negare e quando vediamo il programma di questo 35° Festival del Flamenco proposto da questo giovedì 9 gennaio al Teatro di Nîmes, ciò è comprensibile. Se il festival ha assunto queste dimensioni è anche perché ha accompagnato l’emergere di una generazione che ha rivoluzionato il flamenco, portandolo sui palcoscenici più grandi, da Chaillot al cortile d’onore del Palazzo dei Papi. .

20 anni fa Israel Galván ballava L’età dell’oroomaggiando i caffè cantanti con un gesto moderno e fondatore che gli è valso il soprannome di “Nijinsky del flamenco”. Il restauratore riprende martedì 14 gennaio questo spettacolo, ormai un classico del repertorio contemporaneo, con un nuovo cast, María Marín alla voce e Rafael Rodriguez alla chitarra.

La maratona di Rocio Molina

Altri frequentatori abituali del festival tornano a spegnere questa 35esima candelina, a cominciare dall’immenso Rocío Molina. Nel 2020, la ballerina ha iniziato nella piccola sala dell’Odéon una ricerca attorno alla chitarra sotto forma di trilogia. Oggi, l’appassionata di esperienze estreme (ha ballato al settimo mese di gravidanza!) riprende i tre episodi di seguito questa domenica, 12 gennaio, alle 11, 15 e 20, accompagnata da Rafael Riqueni per Casa (Uno)i giovani Oscar Lago e Yerai Cortés per Fino in fondo Riela (L’altro dell’uno) e Yerai Cortés per Ritorno all’Uno.

Infine, il festival punta i riflettori su Andrés Marín, un devoto accolto a Nîmes per la prima volta nel 2007. Appassionato di incontri con altre culture, apre il ciclo questo giovedì a fine pomeriggio con uno spettacolo gratuito al Carré art , Un’aria di segni in compagnia di La Argentia e del pioniere giapponese del buto Kazuo Ohno. Sabato 11, con Dritto e solorende omaggio a una figura storica che ha ridefinito i codici maschili all’inizio del XX secolo, Vicente Escudero. Infine, mercoledì 15, rivisita il Divina Commedia di Dante, con Matarife/Paradisocon Ana Morales.

Tre volte Andrés Marín

Questo risveglio ha portato anche la stravagante Patricia Guerrero alla guida del Ballet Flamenco de Andalucía, che presenterà questo giovedì 9, Pinedainno alla libertà secondo García Lorca. La modernità è già all’opera nella musica, a partire dagli anni ’80. Si continua oggi con Niño de Elche che condividerà il palco del Paloma questo venerdì 10 con il duo ZA! +Perrate. In programma, chitarra, elettronica, sperimentazione e flamenco sovversivo! Tomás Perrate presenterà anche un recital acustico con il chitarrista Emilio Caracafé sabato 11, nell’intimità del Museo di Belle . Perché per tutti questi artisti guardare avanti non preclude la conoscenza del patrimonio.

Giovedì 16, il chitarrista Antonio Rey eseguirà la sua ultima opera Storie di un flamenco. Venerdì 17, il giovane coreografo Rafael Ramirez, avvistato accanto a David Coria, svela il suo Cronaca di un eventoomaggio ad Antonio Gades. La presenta la cantante María Terremoto, che porta il flamenco nelle vene ManifestoVenerdì 17. Per Carmen si prende una pausaSabato 18, anche la britannica Yinka Esi Graves affronta un mito. Con Danza per chitarraSabato 18, anche il duo Estévez Paños vaga attraverso le epoche.

Presente anche la scena francese, con Solea, la mia vicinaspettacolo per bambini di Maria Pérez Mercoledì 15, il Concerto in 37 1/2 dalla brillante Ana Pérez giovedì 16 al chitarrista Gregorio Ibor-Sánchez che ha suonato al fianco dei più grandi e torna domenica 12 con i cantanti Paco Santiago e El Misto.

Finalmente una promessa, anzi una grande promessa! L’anno scorso Paula Comitre ha stupito tutti con la sua leggerezza ed eleganza. È tornata sabato 18, con Alter Egoe prende il posto della grande Patricia Guerrero per questo duo con Alfonso Losa.

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