“Una serie con un vero messaggio di speranza e tanta audacia”

“Una serie con un vero messaggio di speranza e tanta audacia”
“Una serie con un vero messaggio di speranza e tanta audacia”
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Ludivine Laniepce

Pubblicato il

6 gennaio 2025 alle 7:26

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Cherbourgeoise Mirabela Vian, 34 anni, interpreta Maïssa in “Rivages”, i cui primi due episodi sono trasmessi questo Lunedì 6 gennaio 2025 nella prima parte della serata in poi Francia 2.

IL serietour in Normandia a Fécamp, Étretat e Dieppe (Seine-Maritime), ne riunisce diversi Talenti normanni nell’a casting prestigioso : Fleur Geffrier, Guillaume Labbé, Thierry Godard, Jean-Marc Barr, Olivia Côte…

Si rivolge temi chi sono familiare et notizia per i Manchois: pescatori, naufragio, conflitto con gli inglesi, esplosivi della seconda guerra mondiale, ma anche vita marina, risorse e inquinamento e progetto di un parco eolico offshore.

Di cosa si tratta?

In seguito all’inspiegabile affondamento di un peschereccio e alla scomparsa del suo equipaggio di pescatori nel Mare della Manica, Abigail (Fleur Geffrier), oceanografa dell’Ifremer, viene inviata a Fécamp, la sua città natale, per cercare di localizzare il relitto e capire cosa potrebbe aver accaduto. In mare si verificano nuovi fenomeni misteriosi che interrompono l’attività di pesca. Un thriller ambientale che mette in discussione il fragile equilibrio tra uomo e natura, ma anche, e forse soprattutto, che esplora diverse sfaccettature del lutto, tra cui quella della perdita di un figlio.

Come hai ottenuto questo ruolo di scienziato?

Era l’agosto del 2023. Stavo facendo uno stage a Montreal presso lo studio di recitazione di Gilles Plouffe. Avevo già fatto domanda per questo ruolo e il mio agente è riuscito a ottenere maggiori dettagli. Ho superato il casting da remoto, inviando a nastro [un bout d’essai en vidéo, NDLR]senza nemmeno avere le attrezzature tecniche adeguate per fare qualcosa di buono. Sono stato chiamato una settimana dopo e il risultato si è rivelato favorevole!

Il fatto di essere originario della Normandia ha avuto un ruolo?

Sì, penso che essere della regione, ma avere anche un piede a Parigi, sia stato un vantaggio. Il fatto di provenire da questi due mondi deve avermi fatto piacere e sono legato all’agenzia Normandie Images. Esiste una busta dedicata della Regione Normandia che promuove questo ancoraggio territoriale in “Rivages”. Puoi sentirlo nel casting. Fleur Geffrier ha famiglia a Cherbourg, Christophe Perez è di Le Havre, Jean-Marc Barr è legato a Dieppe… Sul set ho riconosciuto parecchi personaggi famosi di Cherbourg, di Rouen… Ci sono molti attori normanni, anche in piccoli ruoli.

“Molti attori normanni, anche in piccoli ruoli”

Cosa ti ha commosso leggendo la sceneggiatura?

L’ho ricevuto molto velocemente e ho potuto leggerlo per intero, il che mi ha permesso di capire le intenzioni della serie per preparare il mio personaggio. Ero sensibile al fatto che questo accadeva nella mia regione, che esistesse anche una vero messaggio di attivismointorno all’uomo, all’ecologia, alla natura. Mi ha colpito profondamente anche il rapporto con i figli, la maternità e il lutto. “Rivages” è una serie rilevante, una bellissima produzione che non ha nulla da invidiare a piattaforme come Netflix. La comunione tra uomo e animale è forte, c’è un vero messaggio di speranza con grande audacia.

“Come attrice, è un bel passo avanti”

Come sono andate le riprese?

Avvenne l’autunno successivo, nel 2023, un giorno prima di Ciarán appunto. Le mie scene sono state montate in un giorno invece che in due a causa delle condizioni atmosferiche. Era un po’ sportivo. Le riprese sono state temporaneamente interrotte dalla tempesta.

Cosa rappresenta questo ruolo nella tua carriera?

Sono stato accolto molto bene dagli attori e dai registi. Questo ruolo è il mio primo visibile in televisione. Ho già interpretato diversi piccoli ruoli ma non avevano molta visibilità, alcuni erano stati tagliati durante il montaggio oppure erano sagome. Questa è la prima volta che ho un ruolo coerente. Come attrice, è un passo piuttosto grande. Ho apprezzato il concetto di durata e di follow-up che questo ruolo mi ha offerto.

In quali altre produzioni ti vedremo presto?

Nella serie poliziesca “Joseph”, di Lucien Jean-Baptiste, prodotta da Nolita. In realtà abbiamo girato qui, a Cherbourg, l’anno scorso. Era la prima volta che andavo ad uno shooting in bicicletta, visto che era a 15 minuti da casa mia! Quest’anno, tra aprile e maggio, parteciperò alle riprese di un lungometraggio al Castello di Carneville, adattamento del romanzo Gli Stregati di Barbey d’Aurevilly. L’operazione sarà un po’ diversa dal cinema industriale, sarà più cooperativa e gestita dalla mediazione culturale. Un film insolito per come è stato girato, infatti inviteremo le persone dei corsi di cinema e teatro a venire al castello. I costumi dovrebbero essere realizzati per noi dagli studenti del liceo Alexis-de-Tocqueville di Cherbourg. Cerchiamo di aggiungere elementi locali, ecologia e territorio a questo scatto.

Quali sono gli altri tuoi progetti legati alla danza?

In questo momento sono a Parigi. La prossima settimana farò le prove all’Opéra-Comique. A febbraio saremo sul palco e poi in tournée a Montpellier per la produzione Médée. Per me la recitazione e la danza si completano a vicenda. C’è sempre un po’ di danza, di corpo in un testo, e di testo in una danza.

“Rivages”, 6 episodi da 52 minuti, 2024, creato da Jonathan Rio e Monica Rattazzi, diretto da David Hourrègue con il sostegno della Regione Normandia. I primi due episodi saranno trasmessi questo lunedì 6 gennaio 2025 alle 21:05 su 2.

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