Dürrenmatt affronta l’apocalisse: a Neuchâtel umorismo nero e visioni profetiche

Dürrenmatt affronta l’apocalisse: a Neuchâtel umorismo nero e visioni profetiche
Dürrenmatt affronta l’apocalisse: a Neuchâtel umorismo nero e visioni profetiche
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Pubblicato il 2 gennaio 2025 alle 11:56. / Modificato il 2 gennaio 2025 alle 17:53

4 minuti. lettura

Pochi sanno come si chiamava la prima commedia di Friedrich Dürrenmatt Il pulsante. Si trattava di una bomba capace di far saltare in aria l’intero pianeta e che poteva essere innescata premendo… un semplice pulsante. L’opera, scritta tra il 1941 e il 1943, fu certamente ispirata dal clima inquietante della Seconda Guerra Mondiale e dall’avvento di un nuovo tipo di armi di distruzione di massa, ma all’epoca il Progetto Manhattan non era ancora agli albori e nulla suggeriva l’imminente fabbricazione della bomba A o il suo potere di annientamento.

Due anni prima di Hiroshima e Nagasaki, la fantasia dello scrittore e pittore svizzero si dimostrò premonitrice. Dichiarerà in retrospettiva che l’invenzione della bomba atomica non lo ha nemmeno sorpreso: dall’alba dei tempi, l’umanità non ha forse sviluppato strumenti di autodistruzione sempre più sofisticati, avviandosi verso la propria rovina?

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