Rilasciato il 1 gennaio 2025
Lo rivela la regista Agniia Galdanova Regno Unito l'universo oscuro e strano dell'artista queer russa Gena Marvin. Attraverso le sue apparizioni enigmatiche e sconcertanti nei luoghi pubblici, a Magadan, sua città natale, poi a Mosca, si è opposta con incredibile coraggio alla crociata anti-LGBTQIA+ guidata da Vladimir Putin. Il suo iniziale desiderio di trasformazione si evolve, attraverso performance sempre più radicali, verso un approccio politico, sfumando i confini tra arte e attivismo.
Il film inizia a Magadan, nel remoto Estremo Oriente della Russia. Al braccio di un'amica che le impedisce di scivolare nella neve, Gena appare in uno strano costume bianco immacolato, attorcigliandosi le caviglie sui tacchi alti. “Siamo grandiosi”, esclama questa amica, lei stessa vestita con un camice bianco. La telecamera segue le loro spalle per un lungo momento. Rimaniamo disturbati da questa scena, che si conclude con una sessione fotografica sullo sfondo sublime di un paesaggio ghiacciato. Il fascino per le molteplici apparizioni di Gena, come se provenisse da un altro pianeta, continuerà per tutto il film.
Nata nel 1999, Gena (Guennadi) è orfana. È stata cresciuta da ragazzo dai nonni e il rapporto doloroso che ha con loro, con chi la ama e chi lui/lei ama, rappresenta un tema importante del film. Il nonno non comprende il suo desiderio di trasformazione, lo spinge prima a studiare, poi, una volta espulso dall'Università, ad arruolarsi nell'esercito. Gena ha accompagnato il film in numerosi festival in tutto il mondo e ha ricevuto toccanti testimonianze da parte di spettatori che avevano vissuto questa stessa esperienza di incomprensione e rifiuto. Quando Gena lasciò Magadan per proseguire gli studi a Mosca, le sue performance si trasformarono in un attivismo più apertamente politico. Vulnerabile emotivamente e fisicamente, esposto all'ostilità ambientale per strada, insultato dai passanti, minacciato dalla polizia, regolarmente arrestato per disturbo dell'ordine pubblico, il suo coraggio suscita ammirazione.
Ricorderemo due apparizioni particolarmente provocatorie. Nel gennaio 2021, durante la grande manifestazione a sostegno di Alexeï Navalny a Mosca, si è avvolta in un nastro con i colori della bandiera della Federazione Russa. Alla fine di febbraio 2022, subito dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ha partecipato, avvolta nel filo spinato, a una manifestazione contro la guerra violentemente repressa. Arrestata, citata in tribunale, minacciata di 15 anni di reclusione, riesce a lasciare in tempo la Russia e trova rifugio in Francia. Dal 10 gennaio 2024, una nuova legge rende qualsiasi attività apertamente pro-LGBTQIA+ in Russia passibile di procedimento legale con il pretesto di estremismo. Questo film è un omaggio a un artista eccezionale che lotta con determinazione per la libertà di espressione.
Realizzazione: Agniia Galdanova
Produzione: Galdanova Films Production
Durata: 1h38
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