Il re Filippo VI di Spagna ha invitato, martedì 24 dicembre, a “imparare le lezioni necessarie” per “crescere” dopo le mortali inondazioni che hanno colpito il sud-est del Paese in ottobre, durante il suo tradizionale discorso di Natale.
Un fatto “difficile” da accettare, ma necessario per andare avanti secondo il re di Spagna. A quasi due mesi dalle inondazioni mortali che hanno colpito il sud-est del Paese, uccidendo 231 persone, di cui 223 nella regione di Valencia, Felipe VI ha invitato a “imparare le lezioni necessarie” per “crescere”.
“La catastrofe è un fatto difficile da accettare, ma da cui tutti dovremmo poter trarre gli insegnamenti necessari per rafforzarci come società e aiutarci a crescere”, ha dichiarato durante il suo discorso di Natale. “Abbiamo visto e compreso la frustrazione, il dolore, l'impazienza, le richieste di un maggiore e più efficace coordinamento delle amministrazioni”, ha aggiunto.
Immigrazione e politica al centro del discorso di Natale
Il 3 novembre, cinque giorni dopo la tragedia, il re Filippo VI si recò a Valencia, accompagnato dal capo del governo Pedro Sánchez e dal presidente della Regione Valenciana, Carlos Mazón.
Vittima di fischi e lanci di fango, i due eletti dovettero scomparire, mentre il re, insieme alla moglie Letizia, rimasero sul posto, con i vestiti macchiati di fango, prima di interrompere bruscamente la loro visita.
Nel corso del suo discorso, il reggente di Spagna è tornato sul clima politico del suo Paese, invitando alla pacificazione, prima di parlare di immigrazione. “Essendo una realtà quotidiana, la migrazione può portare, senza una gestione adeguata, a tensioni che erodono la coesione sociale”, ha continuato.