“Mammoth” (Mamut), di Eva Baltasar, traduzione dal catalano di Annie Bats, Verdier, 116 pag., 19,50 €, digitale 16 €.
Con Mammutla scrittrice e poetessa spagnola in catalano Eva Baltasar chiude la sua acclamata trilogia sulle donne che rompono con i modelli convenzionali. Dopo Permafrost et Masso (Verdier, 2020 e 2022), quest’ultima parte presenta una giovane barcellonese altrettanto innamorata della sua libertà. Il narratore, a 24 anni, sperimenta un’improvvisa stanchezza esistenziale. I suoi sforzi per rimanere incinta, durante un momento memorabile “festa della fecondazione clandestina” hanno fallito. Il suo lavoro di assistente universitario perde significato quando si rende conto che lo sono i suoi colleghi sociologi “tecnici del vuoto”.
Dopo essersi dimessa, ha intrapreso lavori saltuari prima di salpare. Addio al vano trambusto della grande città, alla sua sensazione di reclusione, e dirigetevi verso le regioni isolate della provincia. In montagna, sola in una casa decrepita, lontana da ogni altra abitazione, imparerà una vita molto rustica, per non dire rudimentale, con l’aiuto occasionale di un pastore locale.
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