“Giganti nella mia città”: quando l’azienda Royal de Luxe si pone all’altezza dei bambini

“Giganti nella mia città”: quando l’azienda Royal de Luxe si pone all’altezza dei bambini
“Giganti nella mia città”: quando l’azienda Royal de Luxe si pone all’altezza dei bambini
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Quando un quartiere è devastato dalla povertà e dalle difficoltà sociali, che senso ha la cultura? La compagnia di teatro di strada Royal de Luxe è rimasta residente nel quartiere Bellevue di Nantes dal 2019 al 2023.

Ha stabilito rapporti con la popolazione locale. Ancora di più, con i bambini. Il direttore Daniele de Michele ha seguito l’azienda durante tutto questo periodo. E mostra come l’apertura all’immaginazione apra gli orizzonti di tutti.

Una lezione seguita per diversi anni

La classe che il regista sta frequentando era alla scuola elementare quando Royal de Luxe è apparso in un edificio sventrato e abbandonato nel quartiere.

I bambini ora sono in CM2 e sono cresciuti con Monsieur Bourgogne, l’uomo stravagante che dorme in una tenda posta sulla facciata di un edificio, la cui macchina corre a panini, e che parla ai bambini in un linguaggio poetico che li commuove: quando (io) penso a loro, scrive il personaggio, “Vedo le albicocche che mi escono dalle orecchie e i petali di papavero che volano via quando starnutisco”.

Le parole toccanti, la personalità e la stranezza di questi spettacoli vengono riprese dagli insegnanti, che lavorano con i bambini. Bambini emozionati, al termine della residenza, dall’incontro con i due cani giganti della compagnia, Xolo e Bull Machin. “Ci ha fatto sorridere! » entusiasma una bambina.

“Se non ci fossero sogni, sarebbe spegnerli”

Eppure, niente è meno semplice che installare un dispositivo del genere in luoghi del genere, ricorda Walter Henry, responsabile del distretto dal 2010. Il che non spaventa affatto i membri di Royal de Luxe, che ci sono abituati, in giro il mondo, a questo tipo di sfida.

Bouchra Akdim, ex presidente della squadra di calcio locale, spiega la totale utilità di questo tipo di iniziative: “Gli artisti del quartiere, alcuni ti diranno: “Ce n’è bisogno?“ » Lei, molto interessata ai bambini, pensa al contrario che lo sia “fondamentale”Se non ci fossero sogni, questo li spegnerebbe. »

Walter Henry continua: “È forza della Repubblica consentire l’accesso a ciò che li riguarda o potrebbe toccarli, che non conoscono, (gli artisti) per cui scoprono una passione. »

In un momento in cui la presidente regionale LR Christelle Morançais rimuove gran parte dei finanziamenti alla cultura, questa esperienza mostra al contrario quanto la cultura sia un vettore di emancipazione. Anche e soprattutto a misura di bambino.

Come questo ragazzino che, quando parla dei cani giganti dell’azienda, immagina che lo saranno “più grande del (s)nostro futuro”. La frase strazia il cuore e l’anima, e allo stesso tempo mostra l’importanza di ampliare gli orizzonti, piuttosto che restringerli.

Giganti nella mia città, Royal de Luxe a Bellevue, 3, lunedì 16 dicembre alle 22:50.

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