La città di Rezé si è sviluppata lungo un antico braccio della Loira, che gradualmente si è interrato e poi si è riempito. Alcune parti del suo antico porto, in particolare nel sito di Saint-Lupien, svelano i loro segreti da diversi anni. Ma questa volta è stato a 400 metri di distanza, nella pianura alluvionale, che sono apparse bellissime scoperte.
Un terreno di 600 m², di fronte al municipio
Da ottobre dieci archeologi dell’Inrap
hanno messo gli occhi su un terreno di 600 m², di fronte al municipio. Un progetto immobiliare, finalizzato alla riqualificazione del centro cittadino, ha portato a questo cantiere di scavo preventivo. L’operazione di spolpamento con pala meccanica era appena terminata e non ci volle molto perché affiorassero i resti più recenti. Gli archeologi hanno scoperto un cimitero medievale, che copre più o meno l’intera area. Sono già state individuate centocinquanta tombe.
Le teste dei defunti collocate in Occidente
I defunti hanno tutti la testa rivolta verso Ovest. La loro datazione al carbonio 14 è in corso. (Inrap)
Enormi blocchi di scisto
Sotto questi livelli medievali, in alcuni luoghi si rivelano già resti antichi. “Abbiamo principalmente porzioni della via principale di Rezé di epoca romana. Si tratta di un’arteria molto ben costruita, con enormi blocchi di scisto posti verticalmente, uno contro l’altro, su cui sono stati posti dei piccoli ciottoli che formano un piano di rotolamento per i carri. Il suo metodo di costruzione è piuttosto impressionante. E’ davvero un bellissimo lavoro. I romani erano comunque dei grandi costruttori», spiega Marie-Laure Hervé-Monteil.
“Non immune alle sorprese”
Il progetto sarà completato nel marzo 2025. “Questa è la prima volta che lavoriamo su una superficie del genere a Rezé. E’ importante per la conoscenza del proprio passato. Fu un importante porto nell’antichità. Lo schema era il seguente: la Loira, le banchine che si estendono per diversi chilometri, i magazzini o alcuni edifici, e questa strada. Tracce di solchi sulla sua superficie dimostrano che è stato molto frequentato», continua Marie-Laure Hervé-Monteil. Secondo lei “non siamo immuni dalle sorprese: il cimitero, non pensavamo che sarebbe stato così densamente occupato. Avevamo un presentimento riguardo alla strada. A priori è delimitato da una galleria coperta.
*Istituto Nazionale di Ricerche Archeologiche Preventive