“Donne sul balcone” di Noémie Merlant, bilancia il tuo sangue – Libération

“Donne sul balcone” di Noémie Merlant, bilancia il tuo sangue – Libération
“Donne sul balcone” di Noémie Merlant, bilancia il tuo sangue – Libération
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Commedia nera

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Luminoso e sanguinoso, il secondo lungometraggio dell’attrice avanza mascherato sotto le spoglie di un “film post-MeToo” e gioca sul massacro grand-guinolesco per sottolineare meglio la violenza degli uomini.

Donne sul balconePasqua nell’acqua: brutto detto di fine anno per il film estivo marsigliese, storia di un’ondata di caldo che si trasforma in un gioco di massacro psichedelico. Immaginare Arsenico e vecchi merletti, la corda o non pochi di questi film dai cadaveri voluminosi, che Noémie Merlant si innesta nell’universo di I miei migliori amici di Paul Feig, ragazze soleggiate, variegate e trash. In città, un palazzo con stanze con vista sulla facciata opposta, panopticon ma finestra senza cortile, arena da sitcom per sguardi furtivi a corpi seminudi di calore, di balcone in balcone. Secondo lungometraggio dell’attrice-autrice, a tre anni di distanza molto bello e sottovalutato Amore mio, mon amour, è la storia di tre amiche sull’orlo di una crisi di nervi: Nicole (Sanda Codreanu), l’apprendista scrittrice, non a suo agio, Ruby (Souheila Yacoub), la camgirl dal look tribale, ed Elise (Noémie Merlant se stessa), l’attrice in fuga dalla sua relazione e da un servizio fotografico a Parigi dove conservava la parrucca biondo platino di un’incarnazione di Marilyn. Tre donne e un mascalzone, il vicino di casa

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