Per rafforzare le basi scientifiche degli studenti, buone ricette da IMT Nord Europe

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ISABEL SPAGNOLA

Questo giovedì mattina di ottobre, nel campus recentemente rinnovato della scuola di ingegneria IMT Nord Europe, a Douai (Nord), una ventina di studenti si sono riuniti per un corso di elettricità. In fondo al piccolo anfiteatro, Gabriel Morin, 21 anni, si è offerto volontario per eseguire calcoli su un circuito elettrico disegnato sulla lavagna.

In completo relax, con una mano in tasca, si destreggia con la legge dei nodi, la legge delle maglie, i numeri complessi, per rispondere senza difficoltà alle domande dell’insegnante. “Sì, la corrente nel condensatore è superiore alla tensione di rete. » Nei corridoi, i suoi compagni cercano di seguirlo, con una calcolatrice scientifica in mano. L’osservatore di passaggio non capisce molto di questo corso di scienze fondamentali…

Solo poche settimane fa, Gabriel e gli altri studenti presenti non erano così a loro agio con tutti i concetti trattati oggi. Questo corso, come tutti quelli impartiti nell’ambito del “programma di integrazione dell’apprendista ingegnere (“πA”)” di IMT Nord Europe, mira proprio a dare (o restituire) a tutti solide basi scientifiche fondamentali per proseguire nel percorso di apprendistato della struttura.

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Creata nel 2022, questa formazione di un anno è destinata ai giovani che non miravano inizialmente non studiavano ingegneria o il cui livello era insufficiente per qualificarsi per esso. A metà tra una preparazione integrata e un corso preparatorio di “Adattamento tecnico superiore” (ATS, corso preparatorio alle grandes écoles) [CPGE] in un anno accessibile dopo un BTS o un DUT), fa parte di una forte tendenza verso la diversificazione del reclutamento da parte delle scuole di ingegneria negli ultimi anni per soddisfare la domanda delle imprese.

“Trova nuovi terreni fertili”

All’inizio di ottobre, durante la conferenza stampa del rientro a scuola, la Conferenza dei direttori delle scuole di ingegneria francesi ha ricordato la necessità di formare 15.000 ingegneri in più all’anno per soddisfare le esigenze del mercato. Esprimendo la sua preoccupazione per il numero insufficiente di candidati, ha anche invocato lo sviluppo dell’apprendistato in questo tipo di istituti.

“Oggi tutti concordano sul fatto che la società ha bisogno di più ingegneri per sviluppare il proprio progetto industriale e tecnologico. E la scuola è capace di formarne molti di più”osserva Alain Schmitt, direttore di IMT Nord Europe. Ma per soddisfare questa ambizione, secondo lui, ora devono dimostrare innovazione “trovare nuovi gruppi di studenti”.

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