“Tra i due”. È questo il titolo del nuovo spettacolo di Panayotis Pascot attualmente in scena all’Européen di Parigi. Nel suo secondo spettacolo personale, l’attore e umorista parla con sincerità e franchezza della sua vita adulta, questo”nel mezzo dove non ha ancora figli”come lui stesso ha affermato in una lunga intervista rilasciata a Parigino/Oggi in Francia.
Panayotis Pascot parla del suo desiderio di diventare padre
In questa intervista pubblicata questo martedì, Panayotis Pascot “affronta temi più schietti, a volte piuttosto oscuri, con battute più audaci”spiega, precisando che voleva fare qualcosa “il più divertente possibile”. Tra i temi dibattuti in scena in questo spettacolo che tornerà a Parigi all’inizio di gennaio e che sarà presentato anche in tournée in tutta la Francia, c’è quello della paternità. L’ex editorialista di Yann Barthès in Il piccolo diario (Canale+) quindi Quotidiano (TMC) racconta così del suo desiderio di diventare padre. “Accedere alla genitorialità significa dissolvere l’ego, amare qualcos’altro più di se stessi. C’è anche il desiderio di rivivere momenti dell’infanzia, di riconnettersi con questa meraviglia, questa gioia innata”dice parigino precisando che anche la trasmissione rientra, per lui, nel”significato della vita“.
Panayotis Pascot parla di GPA (maternità surrogata)
L’attore e comico, che per primo ha parlato della sua omosessualità nel suo libro, La prossima volta che morderai la polvere, rilasciato nell’agosto 2023, non nasconde, ai colleghi, di sapere”che il processo sarà più lungo se vorrà diventare padre”. Una scadenza che spetta a lui”tanto una maledizione quanto una benedizione“.”Ho più tempo per evolvermi nel padre che vorrei essere, ma c’è un lato meno spontaneo, meno fluido. Tre, sei o sette anni sono scadenze confuse. Ma per me che mi piace torturarmi la mente, farmi domande, mi dà il tempo di segnare la rotta. Se voglio diventare papà a 33 o 35 anni, devo pensarci adesso.”conclude quello che afferma poco più in là di aver compiuto 26 anni a maggios “40 anni di lavoro“e”12 anni di maturità emotiva personale”.