il regista dell’episodio 3 conferma questa teoria

il regista dell’episodio 3 conferma questa teoria
il regista dell’episodio 3 conferma questa teoria
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La Casa del Drago continua il suo viaggio sui nostri schermi. La serie derivata da Game of Thrones ha la ferma intenzione di diventare leggendaria quanto il suo predecessore, anche se fa attenzione a mantenere le distanze dagli elementi narrativi introdotti nell’adattamento del Trono di ferro. La narrazione si evolve diversi decenni prima della nascita di Daenerys Targaryen e intende raccontare come la casata più potente di Westeros ne abbia accelerato la caduta. Se il cenno del capo AVUTO sono piuttosto minimi, introdotto l’episodio 3 un uovo di Pasqua che non è passato inosservato. Il regista ha approfittato di un’intervista con Mashable per confermare una teoria popolare tra gli spettatori.

L’attentato orchestrato dai Verdi conferma l’odio tra i due clan. Ognuno quindi posiziona le proprie pedine sulla scacchiera e si assicura di avere le alleanze necessarie alla propria vittoria. Per Rhaenyra, si tratta di negoziare con le potenti casate di Westeros e usare le loro argomentazioni per stabilire la sua posizione sul trono. La figlia di Viserys ha un grande asso nella manica: più draghi dei suoi rivali. Ma la Regina è consapevole che dovrà proteggere le creature più vulnerabili, nel caso in cui Roccia del Drago cada nelle mani di Aegon e delle sue truppe. La giovane Rhaena parte quindi con due giovani draghi e quattro uova verso la Valle di Arryn. I colori di quest’ultimo ricordano ovviamente quelli offerti a Daenerys successivamente. C’è una buona ragione per questo, secondo il regista di questo terzo episodio. Geeta Vasant Patel spiega: “Queste sono le uova di Daenerys. Siamo tutti grandi fan di Game of Thrones, è stato molto emozionante girare questa scena”.

Un problema di continuità?

La presenza di uova – diventeranno in seguito Drogon, Viserion e Rhaegal — mette in discussione la storia raccontata da George RR Martin nelle sue opere. Secondo gli scritti dell’autore, furono rubati durante il regno di Jaehaerys I da una nobildonna di nome Elissa Farmann e vicino alla principessa Rhaena Targaryen (non quella interpretata da Phoebe Campbell). Utilizzò queste tre uova per finanziarsi i suoi viaggi dopo il rifiuto di quest’ultimo di completare l’acquisto di una nave. Mentre cosa accadrà alle uova rimane un mistero prima della saga del Trono di ferrosappiamo che lo sono Braavos quando Elissa Farman li vende al miglior offerente.

In Feu e Sangda cui la serie trae la sua trama, apprendiamo che il La dragonessa Syrax ha dato alla luce diverse uova. Uno di loro è destinato a diventare Point du Jour e ad essere cavalcato da Rhaena (da La Casa del Drago). In teoria, le restanti tre uova non possono essere di Daenerys, poiché sono stati rubati decenni fa. Le dichiarazioni del regista confermano quindi un grande cambiamento nella mitologia.

La serie potrebbe quindi spiegare come le ultime tre uova arrivano a Essos. Rhaenyra invita la nuora ad andare a Pentos, una delle città del continente, nel caso in cui le cose si mettessero male. È senza dubbio in questo momento che la trama di House of the Dragon raggiungerà quella di Game of Thrones. Ciò è tanto più vero in quanto la Regina Nera insiste sull’importanza del carico per la preservazione della dinastia Targaryen.

La Danza dei Draghi deve segnare la scomparsa della grande maggioranza di queste creature, Point du Jour sarà uno degli ultimi draghi a estinguersi. Gli spettatori possono quindi attendere con ansia di vedere la narrazione di Casa del Drago esplorare nuove terre, guadagnando slancio man mano che la guerra civile avanza. Ci vediamo la prossima settimana su Max per scoprire, se e come, questo aspetto verrà affrontato attraverso la narrazione. Rimane cinque episodi da scoprirealtrettante opportunità di lasciare all’adattamento di Feu e Sang la cura di sorprendere il suo pubblico.

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