Martin Meissonnier, un elettrone libero, dalle prime ore di “Libé” alle tournée di Fela Kuti

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Juliette De Banes Gardonne

Pubblicato il 2 luglio 2024 alle 12:01 / Modificato il 2 luglio 2024 alle 12:03.

Entra da Martin’s, lì ti sentirai sicuramente bene. Innanzitutto c’è la tranquillità di questo piccolo cortile, dove cade un lungo caprifoglio. Nel suo soggiorno, un Buddha siede tra due altoparlanti, le foto di Fela Kuti si affiancano a una Madonna italiana e collage dall’aspetto surreale. Esaminiamo i titoli dei romanzi, i dischi e gli strumenti che testimoniano l’apertura al mondo di questo produttore, documentarista, dj, musicista che ha partecipato agli anni d’oro del sound system mondiale.

Questa vita dai molteplici tentacoli, come i polipi psichedelici che ingombrano la camicia di Martin, ci prepariamo quindi a riprenderla, bissap in mano. “Ho sempre desiderato fare il musicista, ma mio padre mi vedeva come un contabile”, spiega in apertura il produttore.

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