Poesia scritta da uno studente libanese nell’ambito del suo corso universitario di ingegneria presso la Purdue University, Indiana e che risponde al soggetto “In un mondo immaginario” per la materia facoltativa di Letteratura francese.
In un mondo ideale, immaginerei una vita priva di paura, una vita pacifica, lontana dalle urla e dai pianti dei bambini senza casa. Se potessi vivere in un mondo ideale, cambierei questo “uno” in un “mio”: il mio mondo, considerato irrealistico.
Il mio mondo ideale, svalutato agli occhi di molti, ha un posto nella mia immaginazione. Nel mio mondo ideale, “Loro” presterebbero maggiore attenzione ai desideri semplici di una popolazione.
Se potessi vivere in un mondo ideale, ne sceglierei uno in cui un semplice sorriso fosse accessibile a tutti, senza paura che fosse presente solo fisicamente. Vorrei che avesse un valore che non venisse svalutato da altri.
In un mondo ideale andremmo in montagna non per proteggerci dal pericolo della città, ma per ammirare la bellezza del mio Paese, il cui valore un giorno ritornerebbe.
Alla fine, una semplice poesia non risolverebbe i miei desideri; né li realizzerebbe, ma sarebbe piuttosto un modo per sfogarci dall’interno e spiegare ciò che è importante per noi.
Ryan NABA
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Poesia scritta da uno studente libanese nell’ambito del suo corso universitario di ingegneria alla Purdue University, Indiana e che risponde al tema “In un mondo immaginario” per la materia facoltativa di letteratura francese. In un mondo ideale, immaginerei una vita deprivata della paura, una vita serena, lontana dalle urla e dai pianti dei bambini senza casa. Se potessi…