Con il titolo “No pasaran” una ventina di rapper si esprimono contro la RN

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Visual del titolo “No pasaran” da parte di una ventina di rapper. LONTANO

Erano tre settimane che, salvo rare eccezioni, non avevano detto una parola sui social network o nei titoli dei giornali. Avevamo conosciuto i rapper più virulenti e loquaci, soprattutto dopo il primo turno delle elezioni presidenziali del 2002, quando Jean-Marie Le Pen affrontò Jacques Chirac. Anche gli inconciliabili Kool Shen di NTM e Akhenaton di IAM sono stati poi inclusi in un comune appello a votare contro il Fronte Nazionale. All’indomani dei disordini del 2005, anche JoeyStarr e il suo collettivo Devoirs de memoire si sono mobilitati per garantire l’iscrizione dei giovani nelle liste elettorali. Diam aveva scritto due pezzi contro il Fronte Nazionale, Marino (2004) e altri La mia Francia per me (2006).

Leggi la storia: Articolo riservato ai nostri abbonati “La gioventù fa incazzare il Fronte Nazionale”, il ritorno di uno slogan punk e quarantenne

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All’indomani delle elezioni europee dominate dal Raggruppamento Nazionale (RN), dopo l’annuncio dello scioglimento dell’Assemblea Nazionale, niente… appena un articolo su un quotidiano, qualche video di giovani artisti come il rapper Danyl su Instagram invitando i più giovani a votare. Ma che dire dei pesi massimi come Ninho, SCH, Gazo?…

Alle 23:45 della notte di lunedì 1È Luglio, una ventina di rapper hanno finalmente rotto questo silenzio. Tra questi, Akhenaton, ma anche un fantasma, Pit Baccardi, alcuni leader dell’industria del rap come Fianso, Soso Maness, Mac Tyer, Demi Portion e, infine, alcuni turbo della giovane generazione come Zola, Kerchak o RK. Messi insieme dal produttore Kore e dal designer Ramdane Touhami, hanno registrato un brano lungo nove quarantatré minuti, Non passareispirato allo slogan dei repubblicani spagnoli contro il fascismo franchista e alla canzone rap contro le leggi Debré del 1997, Minuti 11:30 contro le leggi razziste. “Tutti i ricavi generati dalla canzone saranno devoluti alla Fondazione Abbé Pierre”, si specifica all’inizio della clip dove i rapper intervengono successivamente sulle immagini d’archivio. Il tono è rabbioso, le parole spesso eccessive e perfino offensive, i commenti misogini e complottisti, mescolando nella stessa canzone i massoni, gli Illuminati e Benjamin Netanyahu. A rischio di confondere il loro messaggio.

“Preferisco la mano tesa al braccio teso”

“L’idea, inizialmente, era quella di parlare ai giovani che ascoltano il rap, riassume Touhami. Con Kore ci siamo detti che non potevamo stare a guardare, abbiamo dei figli, dobbiamo spiegare loro che la Marina è pericolosa. La prima idea era quella di realizzare due pezzi, Primo round e Secondo tour, ma il rap è troppo ego. » Alcuni rifiutano l’invito dicendo che non sono interessati, altri hanno difficoltà con gli orari. “E poi alla fine ci siamo detti che avremmo fatto un contropiede tra i due turni. »

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