Sono passati già sette anni… Sabato 28 ottobre 2017, Alexia Daval, residente a Gray-la-Ville, nell’Alta Saona, è stata denunciata come scomparsa dopo aver presumibilmente lasciato la sua casa per fare jogging. Lunedì 30 ottobre 2017, dopo due giorni di intense ricerche, è stato ritrovato il corpo senza vita del giovane banchiere 29enne. Se suo marito, Jonathann Daval, aveva inizialmente accusato dell’omicidio il cognato, Grégory Gay, sei mesi dopo ha confessato i fatti e sta attualmente scontando una pena di 25 anni di reclusione penale. Da allora, la madre di Alexia Daval, Isabelle Fouillot, si è impegnata per i diritti delle donne. Domenica 24 novembre 2024, in un’intervista a Le Parisien, è stato il giorno prima della giornata internazionale contro la violenza contro le donne che ha lanciato un appello ai media alla mobilitazione. “Ad ogni nuova tragedia mi arrabbio, perché so che questo dolore, che non sapevo nemmeno potesse esistere, lo sperimenterà anche una nuova famiglia”, ha dichiarato. Visibilmente commossa, Isabelle Fouillot ha aggiunto: “Non possiamo immaginare il danno collaterale: si tratta di fratelli, sorelle, figli, zii, zie a cui viene portata via una persona cara. È una sofferenza che dura tutta la vita”.
Durante questa intervista ai nostri colleghi, la madre di Alexia Daval ha lanciato un appello ai media nel tentativo di “lasciare il segno”. “Vorrei che ogni anno, il 25 novembre, le reti televisive pubblicassero un banner scorrevole (…)
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