Come dire le cose senza dirle, per farsi capire da tutti? Come possiamo esprimere l'orrore e la complessità della scelta di fronte all'orrore? Quale strada seguire per raccontare il passato, a colori o in bianco e nero, con profondità e talvolta umorismo, o anche con i disegni? Cosa è Il più prezioso dei beni ? Michel Hazanavicius, regista, sceneggiatore e produttore… e pazzo di storia!
C'era una volta un treno…
Un bosco innevato in Polonia, il freddo dell'inverno, i suoni ovattati dei passi di un “povero taglialegna” che raccoglie la legna. All'improvviso un grido, quello di un treno – dio o demone – che trasporta la morte sui binari. E un secondo grido, quello della vita, quello di un bambino gettato dal treno come merce per sfuggire a una destinazione fatale.
Questa potrebbe essere una storia se non fosse storia. Quella della Shoah, della deportazione, dei lager, raccontata attraverso la distanza delle storie dei bambini, nel racconto Il più prezioso dei beni di Jean-Claude Grumberg, e il simbolismo del disegno, nell'adattamento cinematografico di Michel Hazanavicius. “Quando parliamo ai bambini c’è l’obbligo di essere delicati, ma c’è anche l’obbligo di dire la verità. La forza del racconto è usare metafore raccontando la verità e i pericoli del mondo”nota il regista.
La scelta dell'animazione è stata imposta al regista, che è anche disegnatore, nell'adattamento di Il più prezioso dei beni : “L'animazione [est] al cinema ciò che il racconto sta alla letteratura. [C’est] un modo di raccontare storie che non è più prigioniero del realismo e delle leggi di gravità, che ci vincolano quando lavoriamo con attori o set reali. È come se avessimo accesso a una realtà aumentata, che dà accesso alla poesia.”
Come rappresentare la Shoah nel cinema?
Un “povero taglialegna”, un “povero taglialegna”, una “bocca rotta”. Il racconto di Jean-Claude Grumberg si avvale di personaggi elevati al rango di archetipo, che danno una portata universale al racconto e alla storia che esso metabolizza. “La forza del gesto letterario di Jean-Claude Grumberg è di dirci che gli uomini e le donne che hanno massacrato altri uomini e altre donne in massa sono nostri simili, e quindi, che tutti ne siamo capaci. Ci dice anche che siamo capaci di fare le scelte giuste. Il film, accettando la nostra parte più oscura, ci incoraggia a muoverci verso la nostra parte più luminosa. Ci ricorda che abbiamo sempre la possibilità di scegliere il nostro comportamento e le nostre azioni”. confida Michel Hazanavicius.
Dal secondo dopoguerra il cinema si è confrontato con una questione etica fondamentale: come rappresentare l'orrore della Shoah e l'inferno dei campi di sterminio? Come possiamo rendere conto dell’esperienza dei deportati e ripristinare la loro umanità? Una domanda che Michel Hazanavicius si è posto nell'adattamento di Il più prezioso dei benicome nel rappresentare il trasporto ferroviario dei deportati: “Mettere 90 persone in un vagone bestiame, farle girare per cinque giorni senza dargli né da bere né da mangiare, con un solo vaso da notte, è la messa in scena dei nazisti. Io, come regista, accetto, a nome della storia, la loro messa in scena o la rifiuto? [les déportés]dare loro dignità, ribadire che queste persone erano esseri umani. Per tutta la durata di una sequenza facevo un passo da parte, il che è più morale che storico.”
Come un sabato Ascolta più tardi
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Per andare oltre
- Il più prezioso dei benifilm d'animazione diretto da Michel Hazanavicius, nelle sale il 20 novembre 2024. Con le voci di Jean-Louis Trintignant, Dominique Blanc, Denis Podalydès, Grégory Gadebois.
- Il più prezioso dei beniracconto di Jean-Claude Grumberg, nuova edizione con illustrazioni di Michel Hazanavicius, Seuil, 2024
- Quaderni dall'Ucraina: istantanee dal fronte ucraino di Michel Hazanavicius, Éditions Allary, 2025
Riferimenti sonori
Estratti di film:
- Figli del Paradiso di Marcel Carné, 1945
- Shoah di Claude Lanzmann, 1985
- Il più prezioso dei beni di Michel Hazanavicius, 2024
- Crediti: “Gendèr” di Makoto San, 2020