Scopri la campagna d’Egitto al Museo Massey: una mostra abbagliante fino al 2025

Scopri la campagna d’Egitto al Museo Massey: una mostra abbagliante fino al 2025
Scopri la campagna d’Egitto al Museo Massey: una mostra abbagliante fino al 2025
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l’essenziale
Esplora l’affascinante campagna egiziana al Museo Massey, un’immersione storica e artistica da non perdere prima di febbraio 2025.

Voltando le spalle al Cairo, lungo il Nilo e proteggendo l’altopiano di Giza, Mourad Bey attese con calma che le truppe di Napoleone caricassero. Dice che sostenuto da migliaia di mamelucchi, da fellah o anche da cavalieri arabi, il bey pensa di poter competere, grazie al vantaggio numerico e ad una tattica di molestia, con le truppe francesi del generale Bonaparte, inviate lì per impadronirsi dell’Egitto e bloccare così la strada verso l’India al nemico giurato inglese. La campagna d’Egitto iniziò all’inizio dell’estate 1798, presto segnata da questa battaglia delle Piramidi (molto distanti peraltro) che valse questa parola di incoraggiamento da parte di Napoleone alle sue truppe, per convincerle a liberare queste terre dalla barbarie: “Ricordate che dall’alto di queste piramidi ti guardano quaranta secoli!”

Meno solenne sarà il momento in cui bisognerà decimare le truppe del bey, sonoramente bastonate e vittime della tattica della fanteria di piazza francese, malgrado una determinazione esemplare di cui ha testimoniato un musicista della divisione Dugua, rilevando che i feroci nemici” attraversarono bastioni di baionette ma non uscirono, e il loro coraggio cavalleresco terminò gridando: Allah!”

La sciabola del bey

Questo primo successo del corpo di spedizione partito da Tolone poche settimane prima si ritrova, tra le altre piccole celebrazioni, nella mostra allestita al Museo Massey: la sciabola di Mourad Bey troneggia maestosa, oggetto di un prestito della Val-de-Grâce ospedale presso il museo Tarbais. E accanto ad essa, decine di disegni e dipinti illustrano questa campagna (ma anche una spedizione per molti studiosi), permettendoci di scoprire la maestosità dell’Egitto e di riaccendere un nuovo bagliore dell’orientalismo (dopo quello innescato da Antoine Galland, traduttore di “A Le Mille e una Notte”, o dall’Illuminismo per garantire la copertura) tra gli artisti francesi, con una rappresentazione molto realistica dei paesaggi e dei ricchi costumi dell’Egitto.

Un posto per Larrey

Questo è tutto ciò che possiamo scoprire attraverso un’esposizione affascinante, sia attraverso la prospettiva storica che attraverso l’iconografia nata da questo storico evento. Se accogliamo con favore anche la ricostruzione da parte di un’associazione di Tarbes di figurine di una scena di battaglia, noteremo anche la presenza di una figura locale di questi eventi: il barone Jean Dominique Larrey, capo chirurgo dell’esercito d’Egitto. Salvò, ad esempio, un generale, ne imbalsamò un altro o trovò il modo di far distribuire ai feriti la carne di cavallo per farli rivivere sani e commestibili. Il suo kit chirurgico trova quindi naturalmente posto in una mostra che dovreste affrettarvi a visitare!

“La Campagna d’Egitto”, fino al 23 febbraio 2025, al Museo Massey.

Visite guidate: giovedì 2, 28 novembre, 5, 19 e 26 dicembre, ore 15; Domenica 24 novembre, 8, 22 e 29 dicembre, alle 15.00.
Laboratori per bambini:
Mercoledì 20 novembre, alle 15:30: crea un bassorilievo di un cammello e il suo ambiente con materiale riciclato.
Mercoledì 27 novembre, alle 15:30: trova i geroglifici del tuo nome e incidili sul metallo.
Prezzo della visita guidata individuale: ingresso al museo.
Prezzo laboratori per bambini: gratuito.
Informazioni e iscrizioni: 05.62.44.36.95.

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