“Libé” vi guida attraverso i pezzi o gli spettacoli di danza da vedere, a Parigi o nelle sue regioni. E ancora: il circo, con “Ombres porte” di Raphaëlle Boitel, e la danza con “Secondo una storia vera…” di Christian Rizzo.
Per aiutare i nostri lettori a orientarsi tra l’abbondante offerta culturale, i giornalisti del dipartimento di Cultura di Libe sgombrare il terreno e consegnarti gli elementi essenziali di ciò che gli è piaciuto nelle notizie sull’uscita di film, album, opere teatrali e spettacoli, serie e libri. E ogni sabato, la nostra top 10 della settimana, tutte le discipline combinate. Trova le nostre selezioni.
Circo
“Ombre proiettate” di Raphaëlle Boitel
Il regista continua a voler ampliare l’ambito del circo, mescolando teatro, danza e musica in uno spettacolo meritorio e ambizioso, anche se incompiuto. Un’elegante storia frammentata attorno a un padre e ai suoi figli.
Ombre proiettate, di Raphaëlle Boitel, Théâtre Silvia Monfort, 75015, fino al 23 novembre, poi in tournée (Creil, Gap, Château-Arnoux, Marsiglia, Lione).
Teatro
“Nel tuo interno” di Julia Perazzini
Julia Perazzini esplora l’identità di un nonno assente e paradossale in una stanza con cassetti. Il teatro è iniziato in modalità documentario? Continua come un’installazione superbamente visiva e si sviluppa in uno spettacolo personale – nella terrificante tradizione di Zouc – con una strabiliante galleria di personaggi.
Nel tuo interno di Julia Perazzini, fino al 23 novembre, Théâtre Public de Montreuil – CDN. Dal 22 al 25 gennaio 2025, Théâtre Saint-Gervais, Ginevra (CH)
“La prossima volta che mordi la polvere”, secondo Panayotis Pascot
Al teatro Petit Saint-Martin di Parigi, l’adattamento del sagace best-seller del comico, diretto da suo fratello, trae la sua forza da un rilassato Vassili Schneider. Il vivace fraseggiare e parlare dell’autore nel mezzo della manipolazione delle sue suture adolescenziali nel libro è visto indossato come un guanto dall’attore che intreccia con forza i pensieri ad alta voce, regolando i conti con il padre.
La prossima volta che mordi la polvere, diretto da Paul Pascot con Vassili Schneider e Yann Pradal, 1 ora e 30 minuti, al Théâtre du Petit Saint-Martin (75010) fino all’8 marzo.
“Tratto da una storia vera…” di Christian Rizzo
Dieci anni dopo la sua creazione al Festival di Avignone, il coreografo francese riprende il suo successo Basato su una storia vera…, spettacolo sublime eseguito da ballerini provenienti da tutto il Mediterraneo. Questo pezzo chiave del repertorio contemporaneo ha portato sulla sua scia un’ondata di creazioni che guardano come lei alla trance e alla riesumazione di gesti antichi, trasmessi di generazione in generazione lontano dalle classi consolidate. Mentre il Medio Oriente brucia e l’America celebra il regno del virilismo, questa pièce interamente maschile, sul sogno della fratellanza, risuona fortemente con gli eventi attuali.
Basato su una storia vera… di Christian Rizzo, il 23 novembre a Béziers, il 26 novembre ad Albi, poi tournée 2025 ad Angers, Périgueux, Colombes, ecc.
“Il Gabbiano” di Cechov, regia di Stéphane Braunschweig
Scegliendo di ancorare l’opera di Cechov a una contemporaneità indefinita, il regista rivela la svolta profetica di questo testo scritto nel 1895: è sulla sesta estinzione che ci parla il giovane Konstantin, drammaturgo destinato al fallimento, di fronte ai suoi anziani che lo snobbano e sono ironici. In questo bellissimo scenario desolato, non è più la fine di una società ma la fine di un mondo di cui ci parla Anton Cechov.
Il gabbiano di Anton Tchekhov (traduzione André Markowicz e Françoise Morvan), regia di Stéphane Braunschweig. Fino al 22 dicembre all’Odéon (75006).
“UCCELLO” di Anna Noziere
È uno spettacolo per bambini che parla con finezza e umorismo della morte, dei morti e del modo in cui la maggior parte di noi li ignora. Il padre di Mustafà è morto. Con tutti gli altri bambini a scuola che hanno perso una persona cara o un animale amato, Mustapha creerà una grande fratellanza a scuola – “Se ami i tuoi morti, vieni con noi” –, organizzare una grande festa al cimitero, con surimi e Oreo, graffiti sui muri (“Polizia ovunque, i nostri morti da nessuna parte”) e partire, di notte, per ritrovare chi non c’è più. Sotto lo sguardo proibito degli adulti.
UCCELLO di Anna Nozière, il 20 e 21 novembre al teatro Jean-François Voguet di Fontenay-sous-Bois, dal 28 al 30 novembre al teatro Fil de l’eau di Pantin, il 10 e 11 dicembre al teatro Jean-Vilar di Vitry sur Senna, poi nel 2025 a Verdun, Angers, Nanterre, Sartrouville, Lorient, Marsiglia…
“Sull’altra sponda” dopo Cechov, di Cyril Teste
Sia una grande serata sul palco che una performance cinematografica, l’adattamento liberato di Platonov di Cechov rivela le relazioni banalmente mostruose dei personaggi.
Dall’altra sponda, tratto da “Platonov” di Čechov, con la regia di Cyril Teste, il 26 novembre all’Equinoxe di Châteauroux, poi a dicembre ad Amiens, Mans, Roubaix…
“L’amante inglese” di Marguerite Duras con Sandrine Bonnaire
L’attrice torna a teatro in una commedia di Marguerite Duras basata su un fatto di cronaca in cui incarna meravigliosamente una donna che cerca insieme al suo interrogatore i motivi di un assassinio da lei commesso.
L’amante inglese di Marguerite Duras, diretta da Jacques Osinski al Théâtre de l’Atelier (75018) fino al 31 dicembre, poi in tournée.
“Il suicidio” di Stéphane Varupenne
Diretta da Stéphane Varupenne, l’opera di Nicolaï Erdman, censurata nel 1930, dipinge il ritratto di una società stalinista che aveva tutte le ragioni per reprimersi. Troppo caricaturale.
Il suicidio, diretto da Stéphane Varupenne, alla Comédie-Française fino al 2 febbraio.
“Radice quadrata del verbo essere” di Wajdi Mouawad
Wajdi Mouawad riprende uno spettacolo già rappresentato all’Hill. Attraverso cinque personaggi che diventano uno solo, il regista racconta il destino di una famiglia libanese devastata dall’esplosione del 4 agosto 2020 a Beirut. La brillantezza della messa in scena e l’abbondanza di traiettorie fanno dimenticare parte della pesantezza della scrittura.
Radice quadrata del verbo essere, testo e regia di Wajdi Mouawad, al Théâtre de la Colline (75020) fino al 22 dicembre.
“Lacrima” di Caroline Guiela Nguyen
Tra Parigi, Mumbai e Alençon, il regista ripercorre la realizzazione dell’abito da sposa di una principessa. Il suo spettacolo è un’impresa, un racconto corale ampio e popolare, di rara precisione.
Lacrima di Caroline Guiela Nguyen, alla Comédie de Reims dal 20 al 21 novembre, al Théâtre du Nord di Lille dal 7 all’11 dicembre, alla Scène nationale de Douai il 18 e 19 dicembre, all’Odéon di Parigi dal 7 gennaio. al 6 febbraio 2025…
Danse
“Routade” di Olivia Grandville
Sette ballerini decostruiscono i compiti legati al loro genere. Una coreografia applicata che mal maschera la mancanza di originalità su un tema più volte discusso.
Fuga precipitosa di Olivia Grandville, Chaillot il 30 novembre al teatro Liberté di Tolone, il 18 gennaio all’Equinoxe di Châteauroux.
Da solo sul palco
“La fine dell’inizio” di Solal Bouloudnine
Nella camera da letto della sua infanzia ricreata sul palco, Solal Bouloudnine si immerge, attraverso un’emozionante galleria di personaggi, nei suoi anni ’90 perseguitati dalla morte di Michel Berger.
La fine dell’inizio di Solal Bouloudnine al teatro Lepic (75018) ogni lunedì, martedì alle 21 e domenica alle 19:30. Fino al 5 gennaio.
Musicale
“La Haine” di Mathieu Kassovitz e Serge Denoncourt
Trasposto nella Francia di Bardella e di “Justice for Adama” con un’ambizione ultra unificante, portato avanti dal vivo da giovani rapper e breaker, il lavoro di Mathieu Kassovitz infiamma nuovamente la stanza, trent’anni dopo la sua uscita al cinema, il musical Seine.
Odio, finora non è cambiato nulla, direzione artistica e direzione di Mathieu Kassovitz e Serge Denoncourt alla Seine musicale (92100) fino al 5 gennaio, 15 e 16 novembre a Lione poi in tournée nazionale.
Trovare tutti i film, le serie e le selezioni musicali…dal dipartimento della cultura.