L’anno prossimo potrà vantarsi dei suoi sessant’anni al servizio del teatro e del cinema, per non parlare delle innumerevoli serie e film TV in cui ha interpretato un’impressionante galleria di personaggi. Abdellatif Chagra non appartiene alla tribù dei “mi hai visto” che sfilano pomposamente su Instagram e sugli altri Facebook. Nel corso dei decenni, la sua sorprendente discrezione è diventata il suo marchio di fabbrica. “Avendo condotto una doppia esistenza tra il mio amore quasi sacerdotale per l’arte drammatica e la mia lunga carriera come dirigente presso l’Autorità Autonoma per l’Acqua di Marrakech (RADEEMA), sono stato costretto a un certo ‘obbligo di riservatezza’ ‘. Anche se sono in pensione da diversi anni, continuo a osservare questa discrezione e mi si addice perfettamente», assicura. Molta acqua è passata sotto i ponti di Tensift dal 1965, quando lo studente del Liceo Hassan II di Marrakech fu cooptato per il suo primo ruolo nella pièce “Intilaq” di Abdelhak Abouricha. Questo fu l’inizio di una lunga serie di spettacoli all’interno di una moltitudine di compagnie di Marrakech tra cui “Al Anwar” (1967-1968), “Noujoum al Hamra” (1969-1970), “Comédia” (1971-1979). Seguirono centinaia di spettacoli in cui Abdellatif Chagra interpretò ruoli illustri sotto la direzione di Mohammed Hassan El Joundi, Mohamed Saïd Afifi, Abdelslam Chraïbi, Driss Maârouf e molti altri registi. Sul piano cinematografico, Chagra si è distinto in una lunga serie di ruoli sotto la direzione dei più famosi registi marocchini e stranieri. “Chambre noire” e “Fine machi a moshe” di Hassan Benjelloun, “Mabrouk” di Driss Chouika, “Jabal Moussa” di Driss Mrini, “Androman” di Azelarab Alaoui… Le sue interpretazioni in serie e film TV sono innumerevoli. Ricoprì così ruoli più o meno importanti sotto la direzione di Hicham Jbari, Krimou Derkaoui…
Eleganza leggendaria
Abdellatif Chagra è uno dei rari artisti marocchini il cui “volto” costituisce una risorsa importante. Come il compianto Hassan Essakalli, Mohamed Majd e Mohamed Habachi, è riuscito a convincere una miriade di registi stranieri del suo talento. Così, ha partecipato a mega produzioni di “La Bibbia”, “Indiana Jones”, “Jerusalem”, “Noah”, “Kandahar”, “Tora Bora”… Il figlio di “Derb Dabachi” cresciuto a pochi passi da Place Jamaâ El Fna non ha cambiato di una virgola il suo approccio e non ha mai perso il suo accento. Non muove un passo lungo le arterie principali e le strade adiacenti del quartiere “Guéliz” senza essere salutato o fermato dai passanti per i selfie. La sua leggendaria eleganza è sempre stata avvolta in una semplicità infallibile. Ma questo difficilmente gli impedisce di dispensare i suoi colpi di stato…d’âme ovunque incontri i suoi amici attorno a un aperitivo debitamente prolungato. I suoi formidabili artigli contro di loro, però, non implicano alcuna forma di malizia. Lungi dal suscitare qualsiasi disapprovazione, il suo umorismo beffardo, spesso abbagliante di provocazione, ma servito nella deliziosa cornice di un accento di Marrakech, scatena spesso le risate dei suoi obiettivi, anche nel bel mezzo delle riprese. Quante sequenze interrotte dalle sue battute nonostante le telecamere siano già in modalità “azione”! » Dietro il muro della timidezza mai scontata del nipote di Caïd Jilali Chagra, si nasconde maliziosamente l’acrobata che ha fatto dell’audacia il suo modo di essere geniale. Il compianto Mohamed Chahramane, autore dei testi più famosi del gruppo Jil Jilala, non ha mai smesso di rendere omaggio all’amore di Chagra per l’arte di Melhoun. A memoria, l’attore può recitare la “qsida” più lunga degli sceicchi di Marrakech, Fez o Meknes. Il conduttore Hicham Lamghari non dimenticherà mai la sua difficoltà nel concludere un’intervista radiofonica con un Chagra determinato a terminare la recitazione della più lunga “qsida” di Sidi Kaddour Alami. Il suo connazionale di Marrakech, l’attore My Hassan Alaoui, dice: “In tutte le fiction in cui ho recitato al fianco di Chagra, le battute non sono mai intatte, perché quest’ultimo insiste a imprimervi la sua impronta, che piaccia o no al regista. . Del resto i registi lo hanno sempre apprezzato”. Il defunto Saïd Seddiki (A’zizi) non esitò un giorno a premiare Abdellatif Chagra con uno splendido “Se non esistessi, ti avremmo creato!” », parafrasando così il grande Voltaire.
Abdessamad Mouhieddine, giornalista e antropologo.