Domenica 17 novembre 2024 alle 14:40
Rabat – Sabato a Rabat, nell’ambito della celebrazione della Giornata mondiale dell’infanzia, la residenza artistica “Camp’ART” ha onorato i bambini colpiti dal terremoto di Al Haouz.
In questa occasione è stata proiettata una sequenza video che illustrava le attività svolte nell’ambito di questa residenza artistica nelle regioni di Al Haouz e Bouknadel, oltre alla presentazione dei risultati dei tre laboratori artistici a cui i bambini hanno preso parte, ovvero podcast di arti visive, teatro e documentari.
Le conclusioni di questi laboratori sono state evidenziate in un podcast dal titolo “Tikminou Ayad” (“È casa mia”) che raccoglie le storie dei residenti che hanno assistito al terremoto dell’8 settembre 2023, raccolte dai bambini partecipanti nel corso degli incontri lungo il percorso dalla valle dell’Ourika alle alture di Setti-Fatma.
Lo spettacolo teatrale “Akal” (La Terra), rappresentato sul palco del cinema Renaissance di Rabat dai bambini beneficiari del laboratorio teatrale, ha trascritto storie e scene legate al terremoto di Al Haouz, come omaggio alle iniziative di solidarietà lanciate per mitigare gli effetti di questo disastro naturale.
Questa residenza artistica è stata segnata anche dall’organizzazione di una mostra dal titolo “Imdoudi wa Akal” che riunisce video e sculture in argilla che evocano le conseguenze del terremoto di Al Haouz da un punto di vista artistico, scientifico, storico e culturale.
“I bambini che onoriamo oggi non sono semplici spettatori. Sono venuti per raccontare le loro storie, le loro speranze e la loro visione del futuro”, ha dichiarato in questa occasione Younes Boumehdi, presidente della Fondazione Hiba che organizza “Camp’ART” in collaborazione con l’UNICEF-Marocco.
Sottolineando che i bambini sono “attori di cambiamento e portatori di speranza”, Boumehdi ha indicato che l’obiettivo di questa residenza artistica è quello di “costruire insieme un futuro più umano e unito consentendo loro di creare, riflettere e partecipare”.
Il presidente della Fondazione Hiba ha reso omaggio all’eccezionale lavoro dei partecipanti e dei supervisori, ritenendo che le opere da loro realizzate “non siano semplici creazioni artistiche, ma testimonianze viventi di coraggio, memoria e speranza” .
Da parte sua, la vicerappresentante dell’UNICEF in Marocco, Naseem Awl, ha osservato che le crisi permettono di rivelare la forza e la creatività dei bambini e dei giovani, sottolineando che “la residenza artistica dà voce a questi giovani affinché” esprimano la loro visione del futuro, le loro speranze e i loro sogni”.
Attraverso il teatro, le arti visive e i podcast di documentari, questa residenza offre uno spazio che consente ai giovani di trasformare le loro emozioni, pensieri ed esperienze in creazioni artistiche concrete, ha affermato, aggiungendo che queste forme di espressione aiutano i giovani a comprendere e rivendicare i propri diritti e li incoraggiano. partecipare al cambiamento sociale.
La residenza artistica “Camp’ART” ha permesso a 27 giovani di età compresa tra i 15 ei 19 anni provenienti dalle zone colpite dal terremoto di Al Haouz e da altre regioni del Regno di condividere le loro esperienze e l’impatto del terremoto sulla loro vita attraverso l’arte.