Sul manifesto, una trentina di nomi, quelli di Sidney Bechet e Charlie Parker a caratteri cubitali, altri in caratteri più modesti, tra cui quello di Miles Davis. Viene annunciato che il Festival Internazionale del Jazz di Parigi si svolgerà dall’8 al 15 maggio 1949, nella Salle Pleyel. IL “primo viaggio all’estero” del trombettista americano, come scrisse in Miglia. L’autobiografiaco-curato con Quincy Troupe (edizione originale Simon & Schuster, 1989, recente edizione francese La Table Ronde, 2017).
Questo viaggio, in cui Miles Davis (1926-1991) è co-leader di un gruppo con il pianista Tadd Dameron (1917-1965), sarà seguito, fino all’estate del 1991 – morì poco dopo, il 28 settembre -, da molti altri in Francia. A Parigi (Pleyel, Olympia, Théâtre des Champs-Elysées, Palais des sports, Zénith, l’allora Palais omnisports de Paris-Bercy nel 1984, ecc.), in sedi regionali, festival (Antibes Juan-les-Pins, Nizza, Nancy , Bourges, Vienna, Nancy…). Segno di questo attaccamento, il volume 8 della raccolta “Bootleg Series”, dedicato principalmente all’archivio del trombettista in concerto, recentemente uscito, porta il semplice titolo In Franciaintegrato con la menzione «1963 e 1964».
Periodo di transizione
Del suo soggiorno in Francia in quei due anni – manca il resoconto completo del suo soggiorno in Francia in quei due anni – manca il concerto al Théâtre des Champs-Elysées, a Parigi, il 25 luglio 1963, estratti del quale circolarono su pubblicazioni pirata – ma, distribuito su sei CD, i brani del Festival Mondiale del Jazz di Antibes Juan-Les-Pins del 26, 27 e 28 luglio 1963 – quello del 27 aveva già avuto un’uscita ufficiale – ed entrambi nello stesso giorno alla Salle Pleyel, il 1È Ottobre 1964. Se, come appare sul sito di riferimento Miles Ahead: A Miles Davis Website, gestito da Peter Losin, questi concerti sono stati registrati dal servizio radiotelevisivo pubblico, l’opuscolo non menziona se si tratta di fonti monofoniche utilizzate .
Miles Davis è in un periodo di transizione. Il sassofonista John Coltrane, con lui dal 1955 – e in particolare nel quintetto con il pianista Red Garland, il contrabbassista Paul Chambers e il batterista Philly Joe Jones – se ne andò nella primavera del 1960, sostituito successivamente da Jimmy Heath, Sonny Stitt e Hank Mobley. Il pianista Wynton Kelly, Paul Chambers e il batterista Jimmy Cobb conclusero una collaborazione durata diversi anni alla fine del 1962, contemporaneamente a Mobley. Nella primavera del 1963, Miles Davis riunì dei musicisti per registrare l’album Sette passi verso il paradiso (pubblicato a luglio), tra cui il sassofonista George Coleman, il pianista Herbie Hancock, appena 23enne, il contrabbassista Ron Carter e il batterista Tony Williams, che non ha ancora compiuto 18 anni.
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