Il musicista è sotto processo per aver aggredito nel 2022 il suo storico manager, che accusa di averlo defraudato.
Rap, soldi e risse: il tribunale di Melun (Seine-et-Marne) ha giudicato giovedì il rapper Koba LaD per il rapimento e il pestaggio nel 2022 del suo storico manager, che il musicista accusa di averlo defraudato. In una stanza tesa e gremita, dove parenti e fan del rapper si confrontano con un massiccio dispiegamento di polizia, il cantante 24enne di Évry (Essonne) e i suoi tre presunti complici sono processati per aver aggredito il suo mentore, Marvin I. . disse «Deuspi»al fine di costringerlo a rimborsare i soldi e a rompere i loro legami contrattuali. A metà serata, otto ore dopo l’inizio del processo, l’udienza continuava e non era ancora iniziato l’interrogatorio del musicista dai bei dreadlock.
Ragazzo alto e sveglio, piumino Louis Vuitton sulle spalle, la vittima, Marvin I., ammette a parole il bar “alcune controversie che sono state risolte” con il suo “fratellino” dalla città di Parc aux Lièvres, di cui sostiene la svolta nel rap dal 2018. “Pensavano che li avrei inseguiti. È una sciocchezza”afferma «Deuspi»poco loquace, oggetto di una denuncia da parte di Koba LaD per sospetta appropriazione indebita di centinaia di migliaia di euro dai proventi della sua musica. L’indagine su questo aspetto è ancora in corso. Secondo il racconto del manager, al ritorno da uno showcase in un club di Lille, è stato portato la mattina presto del 18 aprile 2022 da membri dell’entourage di Koba LaD in un magazzino abbandonato a Essonne. Lì è stato picchiato e ha perso conoscenza.
Gli imputati pluricondannati
Quando riprende conoscenza, si ritrova con un gruppo di «sei settembre» persone davanti all’abitazione della compagna Sarah B. a Vert-Saint-Denis, cittadina dell’agglomerato di Melun (Seine-et-Marne). All’interno vengono sequestrati la sua compagna e il fratellino. Per diverse ore la violenza è piovuta «Deuspi». “Comincia ad avere convulsioni, a tremare. Sanguinava, la sua testa cominciava a raddoppiare o addirittura triplicare le sue dimensioni”.descrive con voce tremante la sua compagna Sarah B., interrogata per due ore al banco dei testimoni dagli avvocati della difesa. Hanno detto “deve firmare, deve firmare”. Volevano che il signor I. firmasse una violazione del contratto, racconta la giovane, sull’orlo delle lacrime.
Da quando si è costituita parte civile, questa amica d’infanzia di Koba LaD afferma di essere stata regolarmente minacciata, arrivando al punto di trovare un gatto sgozzato nel suo parcheggio e di aver dovuto spostarsi due volte. Non appena la sua testimonianza fu completata, la polizia lo scortò fuori dal tribunale attraverso una porta sul retro. Occhiali dalla montatura dorata e lenti fumé al naso, orecchie forate da un anello dorato, i coimputati di Koba LaD denunciano i fatti “totalmente falso” e negarlo apertamente. Nella cella dei detenuti, a causa della sua custodia cautelare a settembre per omicidio colposo in Val-de-Marne, il musicista con tre album di platino certificati mostra regolarmente un sorrisetto, ride con una parte della stanza alle sporgenze dei suoi avvocati.
La fedina penale di Koba LaD è vasta quanto la sua giovane carriera musicale. Oltre a questo caso di rapimento e omicidio colposo di settembre, è stato condannato quest’autunno a Parigi a due anni di carcere, uno dei quali per violenza in una discoteca. Nel 2020, ha ricevuto una pena detentiva di tre mesi con sospensione condizionale a Marsiglia per un incidente stradale dopo il quale è fuggito.