Il gioco-spettacolo Interville tornerà in televisione nel 2025. Ma senza le famose mucche, né alcune città del Sud-Ovest che hanno deciso di boicottare l’evento.
Storica trasmissione televisiva francese, Interville tornerà presto dopo più di dieci anni di assenza. Durante l’estate 2025, quattro programmi andranno in onda su France Télévisions, presentati da Nagui, ma con una grande differenza: niente mucche durante le partite.
I comuni di Dax e Mont-de-Marsan, città che hanno vinto per tre volte il “titolo” di questo spettacolo creato nel 1962 dal presentatore Guy Lux, hanno deciso di boicottare l’evento, ritenendo che lo spirito iniziale di questo concorso svanisca con le mucche in questione.
“Partecipare equivarrebbe a sostenere la ragione addotta, cioè che soffrirebbero”, ha spiegato a Sud Ouest il sindaco di Dax Julien Dubois.
“Intervilles senza mucche, non è Intervilles”, concorda Charles Dayot, sindaco di Mont-de-Marsan, a France Bleu.
“Non ci interessa, non ci interessa”: due città boicottano “Intervilles sans vachettes” – 14/11
“Il Wokismo è finito”
Una polemica che non manca di far reagire Grandi Bocche, su RMC. “Non abbiamo dovuto rilanciare Intervilles, il mondo è cambiato”, osserva l’allevatore Didier Giraud.
“Il wokismo è passato, tutti pensano che le mucche non debbano essere maltrattate, ma correre dietro alle persone, cosa c’è di traumatico in questo?”, si chiede.
Grande sostenitrice della causa animale, la maestra Barbara Lefèbvre non è d’accordo con l’amica. “Siamo stati in grado di dimostrare l’immenso stato di stress che uccide i tori dall’interno durante le corride. I livelli di ormone dello stress dei tori sono fenomenali nelle arene”, sostiene, e Didier Giraud risponde che le mucche non stanno combattendo i tori.
“Fare Interville senza le mucche è come andare al ristorante e farlo con la flotta”, scherza l’agricoltore.