Serial killer ben noto per la portata dei suoi crimini e per il numero di serie e documentari realizzati su di lui. È proprio in uno di questi documentari che vengono fatte nuove rivelazioni.
Guru di una setta omicida della fine degli anni ’60, Charles Manson affascina ancora dopo la sua morte. Nonostante sia morto nel 2017 all’età di 83 anni, dopo più di 40 anni dietro le sbarre, il serial killer continua ad attirare l’interesse del pubblico.
Era noto per numerosi crimini, per i quali l’americano fu condannato a morte prima di vedere la sua pena commutata in ergastolo.
La piattaforma Peacock ha prodotto una docuserie chiamata Making Manson, che ripercorre la vita dell’assassino prima che diventasse un leader di una setta. In uno degli episodi, una registrazione audio di Manson rivela una confessione del detenuto. “Ho vissuto in Messico per un po’. Sono andato ad Acapulco, ho rubato le macchine. Mi sono ritrovato coinvolto in cose che andavano oltre le mie possibilità, amico. Sono stato coinvolto in alcuni omicidi. Ho lasciato la mia 357 Magnum in Messico e ho lasciato i corpi sulla spiaggia“.
Il seriosissimo quotidiano The Guardian riporta questa storia e spiega che questi crimini non erano noti alla giustizia. Sette anni dopo la sua morte, l’assassino non ha finito di svelare tutti i suoi segreti.
Omicidio del serial killer Charles Manson