La Galleria Nazionale d’Arte di Dakar ospita una mostra che rende omaggio a Mouhamadou N’doye, detto N’doye Douts, figura di spicco dell’arte contemporanea senegalese, scomparso prematuramente nel giugno 2023 all’età di 50 anni. Curata da Sylvain Sankalé, membro della sezione senegalese dell’Associazione Internazionale dei Critici d’Arte, questa retrospettiva celebra il lavoro di un artista che ha saputo portare lo sguardo sull’Africa nelle più grandi istituzioni culturali del mondo.
Primo della sua classe alla Scuola Nazionale delle Arti di Dakar nel 1999, N’doye Douts si è rapidamente affermato sulla scena internazionale. Il suo cortometraggio “Train-Train Medina” e la sua partecipazione ad “Africa Remix” al Centre Pompidou nel 2005 hanno lasciato il segno, aprendo la strada ad una carriera internazionale che l’ha portata dagli Stati Uniti alla Corea.
“Non l’ho mai visto arrabbiato”, testimonia Sylvain Sankalé, che ha seguito l’artista fin dai suoi esordi. “Aveva una gentilezza immensa, una grandezza d’animo immensa”. Questa gioia di vivere si rifletteva nella sua arte: le sue opere catturavano l’essenza vibrante della Medina, il suo quartiere natale, attraverso una tavolozza vibrante e scene di vita quotidiana brulicante di taxi, pullman espressi e biancheria stesa sui muri, secondo Sylvain Sankalé . Quest’ultimo aggiunge che N’doye Douts “è l’unico ad aver trattato questo tema in questo modo, così comprensivo, così piacevole”.
Dietro questa notorietà internazionale, N’doye Douts è rimasta profondamente legata alle sue radici. Con discrezione, ha investito nel suo villaggio natale, finanziando la costruzione di infrastrutture scolastiche e sanitarie. Un impegno sociale che dimostra la volontà di condividere i frutti del proprio successo con la propria comunità.