Arnaud Lauqué è un ragazzo fortunato. Il giornalista di Bayonne, bordolese d’adozione, ne ha avuto una fantastica dimostrazione tra settembre 2023 e gennaio 2024. Volendo delineare in un documentario il prodigio basco del surf foil, Matt Etxebarne Aguirregomezkorta, è riuscito in un’impresa insospettabile: filmare il giovane su le tre onde più grandi del mondo in soli quattro mesi. Allineamento dei pianeti o fortuna del principiante, qualunque cosa. Belharra, Jaws e Nazaré si sono formati bene. La resa finale di cinquantadue minuti, “Waiting for the wave”, è una performance a sé stante, trasmessa in anteprima sabato 16 novembre al La Rochelle Adventure Film Festival.
Come tutte le grandi storie, all’inizio non c’era molto. Un’idea suggerita da Charles Bob, coordinatore del programma di France 3 Nouvelle-Aquitaine, un incontro con un surf foiler, un ragazzo all’epoca di 21 anni che vive ancora con i suoi genitori a Bidart. Arnaud Lauqué ha più di quindici anni di esperienza nel reportage, tra gli altri, per Canal+ e France TV. A 42 anni sa fiutare il cliente giusto. Matt Etxebarne gode già di un’ottima reputazione a livello locale. E soprattutto non ha paura di nulla. “Cinquantadue minuti con lui e sul fioretto agli albori, ha accolto il progetto come un’opportunità”, ricorda il regista.
Festival del cinema d’avventura di La Rochelle 2024: il nostro dossier
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Un argomento mai soddisfatto
Per la prima volta, Arnaud Lauqué realizza il suo documentario dalla A alla Z. Scrive, filma, si bagna la maglietta. Nell’ottobre del 2023, quando Belharra si annuncia all’improvviso, salta su una barca a Hendaye, ritrovata all’ultimo momento. “Mi imbottisco di antiemetici. Lì ho avuto davvero paura. Abbiamo preso secchi d’acqua. Vedo arrivare l’onda, scendiamo nell’avvallamento, siamo di fronte ad un muro di 10 metri. E poi inizia Matt. Ci siamo seduti, il tempo era bello, si vedeva la montagna, che spettacolo, era favoloso. » Questo Belharra sarà l’unico dell’anno.
Trasportato dall’appetito di Matt Etxebarne, Arnaud Lauqué è sospeso sull’orlo dell’inaspettato. Lo filma mentre affronta mostri marini, dai Paesi Baschi al Portogallo, e compie imprese che ancora oggi non hanno eguali. Alle Hawaii, il giovane basco è il primo a fare foil surf sulla leggendaria Jaws, questa mascella pronta a schiacciare. Entra nei campionati maggiori a 80 km/h. “Dopo le Hawaii, è diventato qualcuno. Per ora è l’onda della sua vita. »
“Volevo che percepissimo il lato ansiogeno, sott’acqua, affinché lo spettatore volesse riprendere fiato. Lì non puoi imbrogliare.”
Un’immersione
Condotto come un film d’azione, il documentario ci tiene con il fiato sospeso. Tremiamo quando Matt Etxebarne lascia la corda della moto d’acqua e decolla. Tremiamo con lui davanti a questo gigantesco muro d’acqua. Siamo toccati dalle confidenze dei nostri genitori, dei nostri amici. Impressiona le stelle del surf. Soffriamo anche quando, alle Hawaii, un’onda scaglia il fioretto affilato come un machete dietro la testa.
Tra le magnifiche immagini di Arnaud Lauqué e quelle della Go Pro del surfista, siamo immersi. “Questo progetto aveva una dimensione speciale perché era soggetto a un grande elemento di casualità. Per me è fantastico filmare un ragazzo così. Volevo che sentissimo il lato ansiogeno, sott’acqua, affinché lo spettatore volesse riprendere fiato. Lì non puoi imbrogliare. »
“Aspettando l’onda”, presentato in anteprima al Festival del cinema d’avventura di La Rochelle, sabato 16 novembre alle 17, all’Espace Encan alla presenza di Arnaud Lauqué e Matt Etxebarne, e a dicembre su France 3.