COLLOQUIO – A 87 anni, il direttore diUn uomo e una donna pubblica un nuovo film e un libro di interviste. E la Cinémathèque di Parigi gli dedica una retrospettiva. Incontro con un eterno ottimista che rimane stupito come quando ha iniziato.
È già di per sé un atterraggio. Il generale Lelouch arriva con il suo esercito, in altre parole: un nuovo film, una retrospettiva alla Cinémathèque e una lussuosa raccolta di interviste a due giornalisti d’avanguardia, che ha richiesto vent’anni di lavoro e che è il miglior libro di cinema dai tempi di Hitchcock -Truffaut di prestigiosa memoria. A 87 anni, il direttore diUn uomo e una donna mantenere la fede e l’entusiasmo di un giovane.
Tutt’altro che stanco, ha filmato il Tour de France e le Olimpiadi, ha distrutto una copia di uno dei suoi primi lungometraggi, è riuscito a infilare Lino Ventura nel letto con una signora, ha schiaffeggiato un giornalista e ha affermato che « l’amore è l’unica religione al mondo con più praticanti che credenti ». Incontro con un atleta completo della settima arte.
IL FIGARO. – L’hai detto tu Infine sarebbe il tuo ultimo film. E’ vero ?
CLAUDE LELOUCH. – No, perché mi ha fatto davvero venire voglia di andare un po’ oltre…
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