Gli studenti del liceo di Pierre-Gilles-de-Gennes (circa ottanta) hanno assistito alla proiezione del documentario, cattive ragazze diretto da Emérance Dubas, uscito nell’ottobre 2022.
Questa storia, portata avanti dalla direttrice del casting Fabienne Bichet, racconta la sua vicenda e il destino sconvolgente di questi giovani adolescenti che furono ben presto rinchiusi negli istituti del Buon Pastore.
Nata sotto X nel 1956, all’Hospice Saint-Vincent-de-Paul di Parigi, Fabienne Bichet descrive la sua infanzia come un percorso a ostacoli disseminato di insidie e violenze morali, fisiche e sessuali. Da adolescente venne collocata nei riformatori, gestiti da congregazioni religiose. Le ragazze non andavano a scuola e la loro vita quotidiana era dedicata ai lavori domestici, alle pulizie e ad incombenze varie. Nel 1974, Valery Giscard d’Estaing abbassò la maggioranza a 18 anni, Fabienne Bichet venne poi espulsa da sola, senza tutela. Diventa rapidamente preda delle reti di prostituzione.
Anche in questo periodo continuava la tratta delle bianche, la giovane venne poi venduta ad una rete e destinata a partire per Tangeri per rifornire i bordelli marocchini, riuscì a scappare saltando dalla finestra del bagno. Fabienne Bichet sopportò questa sinistra esistenza per molti anni quando per lei si prevedeva il peggio.
Per pura forza di volontà, ha seguito corsi per corrispondenza e ha lavorato nei ristoranti. Incontra un ragazzo che la aiuterà a rimettersi in piedi lavorando in un ospedale, poi riesce a trovare lavoro come hostess, e da cosa nasce cosa, gode di una rapida ascesa nel mondo del cinema dove Antoine de Caunes lo ha assunto come direttore del casting di Canal +. Fabienne Bichet ricopre questo incarico da trent’anni e, da cinque anni, insegna all’università.