Sì, ve ne avevo già parlato non molto tempo fa, presentandovi tre dei brani serviti teaser sui social – dal nuovo album del trio poprock Mustang. Ma non posso resistere al piacere di rifarlo ora che l’album è ufficialmente uscito. Questa è quindi la quinta opera del gruppo creato a Clermont-Ferrand nel 2006. Un gruppo il cui leader è Jean Felzine, sempre più abitato da uno spleen molto arrabbiato. Siamo lontani dalle canzoncine per bobos, dalla morale e questo è ovvio. Felzine, in un boxer elegante e stiloso, colpisce dove fa male. Non mi soffermerò sulle tre canzoni che ho già menzionato – Soldi di burroAerosol e La porta al naso. Canzone francese mette un pugno in faccia al consenso molle che vi regna: “Non ha più ormoni, nessun ruolo sociale, la canzone francese non dice niente sugli uomini, non fa niente di male…” Ascoltandola, mi ritrovo a dire che Mustang non combatte , ad esempio, sullo stesso ring di Fire! Chatterton, il gruppo alla moda della comunità culturale parigina. E bam!, avanti Aeroporto ecco che arriva Arthur Teboul, il cantante di Feu! Chatterton che partecipò anche alla stesura dei testi. Il che significa che è bene mettere sempre in discussione il tuo a prioripensare contro se stessi. Aeroporto è una delle canzoni più belle dell’album, l’istrionismo di Teboul è molto meno del solito, la sua voce allevia il malumore di Felzine e, contro me stesso, devo ammettere che mi fa sballare. “Sulla strada verso la morte ci sono ammessi due bagagli, mi sento come un maiale sulla linea del macello”, canta Jean Felzine, a cui Arthur Teboul risponde: “La grazia ti aspetta da qualche parte, non sai dove, non sai dove, è a Lima, Londra o Dakar, è a Mosca”. “C’è ancora la speranza che accada qualcosa, una ragazza con bellissimi occhi neri, una bomba che esploderà”, cantano in coro. “Lasciati annegare nella folla, vai, lascia andare”, consiglia alla fine Teboul.
-
-