la miniserie in cui un'auto autonoma è una delle eroine

la miniserie in cui un'auto autonoma è una delle eroine
la miniserie in cui un'auto autonoma è una delle eroine
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Karin Viard e Melville Poupaud rivali e protagoniste della serie.

Dai titoli di coda ci diciamo che questa miniserie dovrebbe reggere. Con Edouard Philippe alla sceneggiatura, accompagnato dal suo vecchio compagno Gilles Boyer, entrambi consiglieri di Alain Juppé durante la campagna per le primarie del 2017, sappiamo che sanno di cosa si tratta. Perché In the Shadow, la serie in questione, racconta la storia di un candidato del centrodestra che, a differenza dell'ex sindaco di Bordeaux, vince le primarie e si candida per l'Eliseo.

Inoltre, alla regia, troviamo Pierre Schoeller, il cineasta che ha firmato il notevole L'Exercice de l'Etat già ambientato in ambito politico. Purtroppo la serie attualmente trasmessa su 2, e già disponibile in replay, è un po' deludente. Non attraverso la trama ben realizzata, ma attraverso i suoi dialoghi telefonici e i personaggi a volte rozzi.

Personaggi caricaturati

Gli attori potrebbero essere notevoli, con una menzione particolare per Swann Arlaud come consigliere del candidato. Anche questo candidato all'Eliseo, interpretato da Melville Poupaud, è particolarmente giusto. D'altra parte, Karin Viard può avere difficoltà come politica reattiva e astuta, ha difficoltà a mettersi nei panni di un personaggio così caricaturale che è difficile crederci e, ovviamente, anche lei.

Siamo lontani da Baron noir o La Fièvre che, sullo stesso tema, dimostravano che in Francia le serie politiche erano in grado di competere con Ala ovest O Castello di carte. Tuttavia, alcuni elementi della miniserie del servizio pubblico colpiscono nel segno. Pierre Schoeller attingerà, come al solito, dalla sezione surrealista e persino fantastica per sostenere la sua tesi.

Una Mercedes Classe V svolge un ruolo eminentemente politico.

Qui, in particolare, fa evolvere i suoi personaggi a bordo di un'auto autonoma che circola liberamente sulle strade pubbliche. La storia si svolge durante una campagna presidenziale fittizia del 2025, si tratta quindi di una finzione scontata, e il fatto di utilizzare un'auto del genere non suscita alcuna reazione da parte dei protagonisti che trovano del tutto normale e banale guidare per le strade un'auto senza conducente della capitale e campagna a bordo.

Questa vettura autonoma è una Mercedes Classe V chiamata Bernadette (ogni allusione a Madame Chirac non è casuale). E Bernadette è così gentile che conosce perfettamente chi c'è a bordo, conosce a memoria il loro curriculum e riuscirà anche, grazie alla sua memoria impeccabile, a risolvere parzialmente l'enigma che attraversa questa serie. Ma non si tratta di rivelare un elemento essenziale che potrebbe compromettere un’elezione presidenziale, anche se fittizia.

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