COLLOQUIO – Il mezzosoprano, che ha cantato con il gruppo metal Gojira all’apertura delle Olimpiadi, pubblica “Melankholia”. Tra pop e classica, racconta la sua lotta contro il cancro.
È un volto completamente diverso quello che presenterà questo autunno. Dopo aver fatto notizia con la sua interpretazione di Carmen e canzone rivoluzionaria Andrà tutto bene con il gruppo metal Gojira durante la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici, il mezzosoprano dal passato metal Marina Viotti ha appena pubblicato Malinconia (Ingenuo). Tra musica rinascimentale e pop contemporaneo, rivela un lato oscuro e molto intimo.
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Rivela anche una voce inaspettata, di una naturalezza inquietante. Sconvolgente, addirittura, quando si appropria dei successi di Neil Young o Lana Del Rey in uno spirito di disinibita fusione, Vecchio O Nati per morire. Oppure si fonde nella poesia gotica delle melodie di John Dowland con la semplicità di un narratore, come nei suoi inclassificabili Vai, Lacrime di Cristallocon accenti più popolari che rinascimentali.
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