6TER – MERCOLEDI 30 OTTOBRE ORE 21:10 – DOCUMENTARIO
Sono venuti, sono tutti qui… Per il cinquantesimo anniversario della La piccola casa nella prateriaquest’estate è stato organizzato un festival a Simi Valley, in California, nella terra in cui è stata girata questa serie cult. Un evento imperdibile per gli appassionati di tutto il mondo. Tra questi: Julie Gavras.
Il documentario prodotto dalla figlia di Costa-Gavras ha l’aspetto di un’onorevole ammenda. “Vengo da un ambiente in cui realizziamo film molto diversi da questa serie”dice, portandoci dietro le quinte di ““la” serie di [son] infanzia “alla ricerca di chi, come lei, è cresciuto con la famiglia Ingalls.
“Mi considero una persona cresciuta (insiste su questo termine) par La piccola casa nella prateria »ha detto Yannick, che guardava la serie su M6 ogni ora di pranzo a casa di sua nonna. “I miei amici mi aspettavano come il messia perché raccontassi loro quello che è successo nella puntata di oggi, cosa che loro non avevano potuto vedere [parce qu’elles étaient] in mensa »ricorda Elodie. “Aspettavo una bambina, e il nome Laura ha colpito me e mio marito, che guardavamo la serie quando eravamo piccoli”confida Sylvie. Lo stesso fenomeno della dipendenza si verificherà trent’anni dopo Vita più bellala serie quotidiana di France 3, rilevata nel 2023 da TF1.
Nove stagioni
Il nome di Walnut Grove, questa cittadina del Minnesota dove la famiglia Ingalls affrontò le vicissitudini della vita quotidiana negli anni ’70 dell’Ottocento, risuona più che mai per gli americani che hanno seguito le nove stagioni di questa fiction ispirata ai nove volumi autobiografici scritti dalla vera Laura Ingalls tra il 1932 e il 1943. Anche se adatta alle famiglie, e talvolta “nunuche”, la serie affronta temi scottanti nell’America di allora come di oggi: razzismo, dipendenze, disabilità, stupro, diritti delle donne…
“Nel 1974 siamo usciti da diversi decenni in cui il genere re assoluto della televisione americana era il western”osserva Benoît Lagane, giornalista ed esperto di serie. Immergersi dietro le quinte di questa mitologia, questa la sfida di Michael Landon (1936-1991), allo stesso tempo attore, sceneggiatore, regista e produttore di La piccola casa nella prateria. Questo newyorkese assume il ruolo di protagonista, quello del paterfamilias Charles Ingalls, in cui mette in scena le ferite della propria infanzia.
Leggi anche | Articolo riservato ai nostri abbonati Gli Ingall sono immortali?
Leggi più tardi
A Simi Valley, in un’atmosfera metà fiera e metà Disneyland, gli attori raccontano aneddoti delle riprese e l’impatto della serie sulle loro vite. “La gente grida sempre “Nellie!” quando mi incontrano”sorride Alison Arngrim, 62 anni, che interpretava Nellie Oleson, la piccola peste della storia.
La piccola casa ancora nella prateriadi Julie Gavras (fr., 2024, 60 min).