“Motel Destino” di Karim Aïnouz, room abuse – Libération

“Motel Destino” di Karim Aïnouz, room abuse – Libération
“Motel Destino” di Karim Aïnouz, room abuse – Libération
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In competizione

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Esagerando il suo lato sexy e caliente, il thriller del brasiliano su un trio romantico non convince.

È più caldo del clima che Karim Aïnouz torna a filmare in Brasile dopo i suoi anni di esilio europeo, più in particolare nel Ceará, nel Nordest, “30°C tutto l’anno” secondo la sua sinossi turistica bagnata. Motel Destino Est muito sudato, molto crudo, molto vistoso, davvero di tutto, e messo in competizione la sera del secondo mercoledì di Cannes (cioè dopo due o tre vite), forse per svegliarci da gran Tour di Miguel Gomes. Lo scenario cucito con filo nero può essere aggiunto al numero di uno degli otto adattamenti, qui non ufficiali, dell’ Il postino suona sempre due volte di James McCain – la favola del meccanico sexy, del marito triste e della femme fatale – piuttosto sul versante della versione anni ’40 di Tay Garnett con Lana Turner. Sexy, abbiamo detto? Eufemismo. Il baby-bomba Iago Xavier interpreta Heraldo, un giovane professionista della costa, presentato come un bravissimo ragazzo che finisce nella sfortuna. Braccato dalla malavita locale capeggiata da una pittrice abbastanza venerata chiamata Bambina, va a nascondersi al “motel” in mancanza di meglio. (albergo dell’amore) dal titolo, al nome fatale che sarà.

Pedale di garza diffuso

Questo basiodromo una strada dai colori più che pop è gestita da Dayana (Nataly Rocha) ed Elias (Fábio Assunção), la coppia disastrata che lo accoglie, lo desidera e lo fa lavorare, ripulendo lo sperma altrui. Adesso Dayana si aggira per l’Heraldo, anche se non possiamo biasimarla, rischia di complicare le cose. Noi

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