la selezione musicale da “World Africa” #202

la selezione musicale da “World Africa” #202
la selezione musicale da “World Africa” #202
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Ogni venerdì, Il mondo africano presenta tre nuove uscite musicali ispirate o provenienti dal continente. Questa settimana vi proponiamo un viaggio nelle isole dell’Oceano Indiano con il collettivo franco-mauriziano AyoZaad, il gruppo malgascio The Dizzy Brains e la cantante mahorese Zily.

«Amen Amwin», d’Dai

È un gustoso mix di elettronica, ritmi tradizionali mascarene, pop e soul che il collettivo AyoZaad propone da venerdì 27 settembre come preludio al suo futuro album. Con il singolo Amen Amen, Questo « dream team” composto da artisti di Mauritius e dell’Isola della Reunion – il produttore Ribongia, il batterista Jason Heerah, il cantante Bastien Picot, il polistrumentista Manu Desroches e i cantanti Emlyn Marimutu e Ophélie Satuer – ci immerge nella ricchezza dell’Oceano Indiano, attraversato da influenze provenienti dall’Africa, dall’India e dall’Europa. Musica altamente sensuale, come la clip di accompagnamento. Aspettiamo con impazienza ciò che verrà dopo.

“Tsimanetsa”, dic Cervelli vertiginosi

Cambio di atmosfera con The Dizzy Brains. Il gruppo malgascio ha pubblicato il suo quarto album alla fine di settembre, Occhio vedente (“Occhi aperti”, in malgascio), in cui offre dodici pezzi di garage rock furiosamente impegnati. Sebbene l’opera sia stata interamente concepita nell’apparente morbidezza dell’isola di Nosy Be – nota meta turistica, al largo della costa nord-occidentale del Madagascar – il quartetto restituisce tutta la durezza e le ingiustizie a cui sono sottoposti gli abitanti della Grande Isola , di fronte alla fame e alla povertà. Come nella canzone Tsimanetsa, dove il cantante, Eddy Andrianarisoa, denuncia senza mezzi termini le divisioni mortali nate dalle ambizioni politiche dei leader malgasci.

“Bazuka”, sì Zily

Infine, ci dirigiamo verso l’isola francese di Mayotte, nell’arcipelago delle Comore, con la cantante Zily, che ha svelato il singolo a luglio Bazuka. Sotto un aspetto bellicoso, questo pezzo inebriante è in realtà un’evocazione di un gioco infantile dei Mahorai, in cui un pezzo di bambù e semi servivano come arma e munizioni. Nota per il suo impegno a favore delle donne e delle culture dell’Oceano Indiano, Zily è stata nominata “la preferita” delle Francofolies de La Réunion a settembre, dove i partecipanti al festival hanno potuto vibrare al ritmo della sua musica fondendo suoni tradizionali e afropop. L’artista è stato oggetto di un documentario, Ndzozi, i sogni di Zily, disponibile sul sito di Télévisions.

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Fabien Mollon

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