“Goliarda Sapienza visse con un’intensità superiore al normale” – Libération

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Letteratura

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Il quaderno dei Livres de Libécaso

Intervista a Nathalie Castagné sulla sua biografia della scrittrice italiana, di cui è anche traduttrice. Una pubblicazione che fa parte di una serie di omaggi alla donna che questa settimana avrebbe compiuto 100 anni.

L’arte della gioia è uno di quei libri che ti lascia un ricordo indelebile. Il ritratto di una donna libera e anticonformista che attraversa il XX secolo e i suoi sconvolgimenti con incredibile audacia, fantasia, sensualità e coraggio. Leggerlo significa affezionarsi per sempre alla figura di Modesta, l’eroina, e riesumarla a intervalli regolari dai propri ricordi per comprendere meglio il presente, allontanarlo e superare le tragedie della vita quotidiana. Soprattutto perché Modesta finisce per fondersi con colei che l’ha concepita, la scrittrice italiana Goliarda Sapienza, la cui vita e morte sono un romanzo a sé stante, raccontato dalla sua traduttrice, Nathalie Castagné, in una biografia ricca e informativa emozionante pubblicata questo mese per celebrare il centenario dello scrittore.

Nato in una famiglia siciliana non convenzionale molto impegnata a sinistra (“socialista libertario” dice il suo biografo), Goliarda Sapienza ha avuto diverse vite, attrice, attivista, scrittrice. Qualunque cosa abbia fatto, l’ha vissuta tutta “con intensità maggiore del normale” racconta Nathalie Castagné, felicità e sfortuna, e di entrambe ha vissuto molte. Così la sua depressione dopo che Luchino Visconti preferì un’altra attrice per un ruolo importante nella commedia di Arthur Miller le streghe di Salem che ha dovuto mettere in scena. O quest’altra depressione che seguiva lo schermo

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