Alain Damasio vuole battere il capitalismo sul terreno del desiderio

Alain Damasio vuole battere il capitalismo sul terreno del desiderio
Alain Damasio vuole battere il capitalismo sul terreno del desiderio
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Pubblicato il 10 maggio 2024 alle 10:00. / Modificato il 10 maggio 2024 alle 10:28.

“Ci sono due cose che vorrei trasmettervi. La lingua è basata sui suoni, su 34 fonemi – consonanti e vocali – e su una sintassi che è un flusso, un ritmo, un flusso.”

La voce è chiara e calma, gli occhi scintillanti, l’aria gioviale e un po’ maliziosa. Camicia di velluto verde, pantaloni di tela marrone e scarpe da tennis, Alain Damasio inizia, la mattina del 1° maggio, la seconda tappa di un workshop di cinque giorni, “Parler vive”, che co-conduce insieme alla compagna Sophie Zed. Di fronte a lui ci sono una dozzina di scrittori, poeti, slammer e rapper emergenti o affermati. Siamo alla School of the Living, una struttura marina che copre creazione artistica, ecologia e “politica”, lanciata nel 2021. È guidata da una convinzione: non cambieremo questa società senza imparare, esplorare e sperimentare.

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