Simpatia per il signor Vengeance
Catherine Ravenscroft (Cate Blanchett) è una famosa giornalista investigativa. Nel corso della sua carriera si è dedicata a indagare e denunciare le trasgressioni degli altri, al punto da essere ricompensata dai suoi coetanei per averci aiutato. “distogliere lo sguardo dalle verità nascoste”. Solo che un giorno Catherine riceve un romanzo di un autore anonimo in cui interpreta il ruolo principale e che rivela uno dei suoi segreti più oscuri. Qual è questo segreto? Come avrebbe potuto stravolgere la sua vita? Chi è l’autore? Vuole vendetta? Se sì, di cosa, come e perché?
Ecco il punto di partenza di Disclaimeradattato dal libro omonimo di Renee Knight. Per i lettori abituali del lavoro di Renee Knight che si chiedono se valga la pena di vedere la serie, la risposta è sì. Dieci volte sì. Non solo la serie di Alfonso Cuarón è un adattamento ultrafedele del romanzo (con qualche libertà), ma soprattutto trascende il potere della sua riflessione.
Perché sulla carta Disclaimer sembra un semplice thriller psicologico con la sua dose di tragici colpi di scena, tradimenti, bugie e quindi segreti (ovviamente). E in un certo senso lo è. Nel corso dei suoi sette episodi, la serie Apple TV+ sovrappone trame, personaggi e i loro destini per svilupparli al meglio, collegarli e, infine, affrontarli in un maestoso gran finale. C’è tensione, c’è emozione… e in un certo senso c’è quasi qualcosa di melodramma Disclaimer.
Un melodramma con una storia di vendetta, dramma familiare, lutto, crepacuore, amore, redenzione… La storia di Disclaimer Non è quindi niente di molto originale eppure Alfonso Cuarón riesce a renderlo più attuale grazie al suo talento di narratore e regista. È così che riconosciamo i grandi autori: il modo in cui si impadroniscono di un genere banale o di una storia classica per infondergli meglio una profondità inaspettata.
L’affare
“Attenzione alla narrativa e alla forma. Il loro potere può avvicinarci alla verità, ma possono anche essere un’arma dal grande potere manipolativo. Sii consapevole. » Fin dai suoi primi minuti, Disclaimer non nasconde le sue intenzioni. Qui non sarà davvero una questione di chi vuole vendicarsi o perché, del resto le risposte verranno date quasi istantaneamente. In effetti, i ruoli sono spiegati chiaramente e lo capiamo rapidamente Disclaimer si destrerà tra tre punti di vista.
Due sono ambientati nel presente: quello di Catherine e quello di Stephen Brigstocke, l’autore del romanzo anonimo interpretato dal feroce Kevin Kline. La terza, quella del libro, è ambientata vent’anni prima. Seguiamo Jonathan (l’eccellente Louis Partridge), un giovane adulto in vacanza in Italia, che incontrerà un’attraente giovane Catherine (l’ipnotica Leila George) e suo figlio Nicolas. Si avvia così la storia della vendetta, la narrazione ci porta in un lungo girovagare tra le tre prospettive.
Nel corso degli episodi la constatazione appare chiara: il ritratto della Caterina del passato è molto meno roseo di quello della Caterina del presente. Solo che Alfonso Cuarón ha più di un asso nella manica e secondo i suoi personaggi, la sua narrazione, le sue dimostrazioni… Disclaimer ci accompagna fino a ribaltare completamente il tavolo. Qui sta tutta la forza della serie, questa capacità che ha il messicano di confrontarci con i nostri pregiudizi.
“La narrativa è il modo migliore per schiarirsi le idee”, dice il personaggio di Stephen Brigstocke nel libro di Renee Knight. E se, in definitiva, la finzione fosse invece un modo per raccontare la propria verità? Per dare vita a ciò che non è mai esistito? Più che confrontarsi con le nostre convinzioni più profonde, Disclaimer è una messa in discussione fondamentale del modo in cui i nostri preconcetti ci corrompono, fino a renderci complici dei mali del mondo e in particolare di quelli sofferti dalle donne (Disclaimer chiedendosi chiaramente se, all’interno della società, una storia abbia lo stesso peso a seconda che sia raccontata da un uomo o da una donna).
dovere di diligenza
Naturalmente, alcuni elementi sono abbastanza attesi e non si può negarlo Disclaimer a volte enfatizza un po’ troppo il suo punto di vista. Tuttavia, la serie dà alla sua storia abbastanza spazio per coglierci di sorpresa al momento opportuno. Va detto che, con una storia che si basa così tanto sulla questione dello sguardo, il talento registico di Alfonso Cuarón è una manna dal cielo. Con l’aiuto dei suoi due direttori della fotografia, il prezioso Bruno Delbonnel e l’incredibile Emmanuel Lubezki (finalmente tornato al top), la macchina da presa di Cuarón non perde nulla.
Che catturi una semplice serata con gli amici, una lunga e torrida notte estiva, una normale vita quotidiana piovosa o un triste incubo soleggiato, in un piano fisso o in un piano sequenza, non dimentica mai di catturare ogni particolarità. Un gesto, un sorriso, un respiro, un sussurro, un grido, uno sguardo. Grazie alla sua eccezionale messa in scena e alle sue prerogative chiaramente dichiarate, Disclaimer ci inganna e ci avverte allo stesso tempo, sia nel presente che nel passato, nel femminile e nel maschile. Tutto è davanti ai nostri occhi, ma guardiamo davvero ciò che ci viene mostrato o piuttosto ciò che vogliamo vedere?
Dopo Gravità et Roma, non c’è dubbio che Alfonso Cuarón realizzi una nuova opera di potenza devastante. Alcuni probabilmente troveranno l’approccio troppo meccanico ed è vero Disclaimer a volte manca di emozione a causa dei suoi ambiziosi progetti filosofici, politici e cinematografici. Difficile però non soccombere alle tante vertigini narrative e visive provocate dalla serie, in particolare durante l’ultimo episodio e un lungo monologo di Cate Blanchett (incredibile dall’inizio alla fine).
In un momento in cui le creazioni originali provenienti dalle piattaforme di streaming (comprese quelle dei principali studi cinematografici) sono sempre più descritte come semplici “contenuti”, Disclaimer è un’opera inquietante, elettrizzante, provocatoria e imprevedibile di risparmio di densità. Una rarità che ci piacerebbe guardare, esplorare e analizzare molto più spesso.
Disclaimer sarà trasmesso dall’11 ottobre 2024 su Apple TV+ in Francia